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LETTERA DI UN SOCIO
LETTERA DI UN SOCIO
Bcc Capaccio Paestum, Catarozzi elogia Cda: "Banca solida, risultati straordinari"
Redazione
10 maggio 2018 09:28
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CAPACCIO PAESTUM. Assemblea dei soci ed approvazione del Bilancio 2017 della Bcc Capaccio Paestum. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dall’avv. Rosario Catarozzi, socio della cassa rurale capaccese.

Domenica 29 aprile scorsa, ad Eboli, si è tenuta l’assemblea annuale ordinaria per l’approvazione del bilancio e per chi c’era è stato gratificante apprezzare i risultati positivi ottenuti che sono stati sia pienamente coerenti con gli obiettivi dichiarati (il che prova l’affidabilità della governance amministrativa e tecnica) ma soprattutto al di sopra della media nazionale di sistema (il che sarà importante nel processo di riforma sul quale tornerò). La Banca, quindi, naviga bene e con un buon approdo in vista; la squadra di Pingaro, forte e stabile, dà prova di essere competente, unita ed attrezzata.
Intanto la scelta di Eboli l’ho trovato giusta, moderna, innovativa ed inclusiva; la Bcc si apre al territorio nel quale lavora e porta l’organo istituzionale più rappresentativo in un territorio nel quale opera e che spero veda nel breve periodo l’apertura di una filiale nel centro di Eboli che è cittadina operosa e con un PIL pro-capite in ascesa anche grazie agli insediamenti produttivi ed alle nuove iniziative di investimenti sia pubblici che privati.
Torniamo alla nostra BCC ed alla disamina dei principali dati di bilancio soprattutto relativi al conto economico ed al patrimonio.
Intanto l’utile di esercizio passa da 655.852,00 (2016) a 1.098.470,00 (2017), gli impeghi aumentano del 10,72% passando da 111 milioni a 123 milioni, diminuiscono invece i crediti in sofferenza da 10,78 milioni a 9,20 milioni ed aumentano i crediti alla clientela da 121 milioni a 132,21 milioni quindi dell’8.47% così come la raccolta che passa da 240,3 milioni a 250,16 milioni. Aumentano gli impieghi verso la clientela passando da 121,89 milioni a 132,21 milioni, così come i finanziamenti deliberati che progrediscono da 60 a 63 milioni. Diminuiscono i crediti deteriorati ed aumenta il patrimonio (consistenze dell’esercizio) che passa da 41,5 milioni a 42,8 milioni.
Ciò che induce alla mia personale gratificazione al board management ed alla direzione è invece un dato convenzionale europeo di tecnica bancaria denominato CET1 ratio (praticamente l’indice di patrimonializzazione) che nella nostra banca è del 27% mentre quello di sistema è del 13,2% e quello della media BCC è del 16,7% . Anche l’aumento considerevole del numero dei rapporti è un buon segno.
Il dato complessivo che viene fuori dai numeri è importante e proietta la nostra banca verso i primi posti per solidità patrimoniale. La Banca quindi riscuote fiducia tra i soci e nel mercato ed esprime la sua piena affidabilità grazie al lavoro del Presidente, del CdA, del Direttore Generale e di tutti i suoi dipendenti sempre molto professionali, cordiali e gentili.
La BCC ha anche intrapreso con intelligenza un percorso di fusione con la BCC di Serino che ci apre a nuovi orizzonti territoriali, economici e di patrimonio e lo ha fatto anche affidandosi a società di revisione di valore e qualità internazionale; il percorso è avviato ed è sulla buona strada ed io confido che si possa giungere al closing entro i primi mesi del 2019.
Dare a Cesare quello che è di Cesare, approvare cioè con soddisfazione il bilancio frutto del lavoro positivo del Presidente, del Cda, del Direttore e dei dipendenti è però fondamentale nel nuovo assetto bancario.
La nostra Banca ha scelto l’ICCREA come Gruppo Bancario Cooperativo (GBC) e credo che sia stata scelta buona e saggia per il valore tecnico e finanziario che la capogruppo ha dimostrato in tutti questi anni, ma ciò che emerge con grande forza è la capacità della nostra Banca di giungere all’importante appuntamento di aggregazione con le carte , meglio, con i conti in regola.
Sul punto voglio chiarire che aggregazione significherà comunque che la nostra BCC manterrà la propria licenza bancaria , erogherà il credito prevalentemente ai soci con almeno il 95% nelle zone di competenza e sarà autonoma nella scelta del CDA e del collegio sindacale con voto capitario (una testa un voto).
Ritengo superfluo segnalare, nell’aggregazione con la capogruppo ICCREA, gli elementi positivi in tema di attività gestionali ed operative, in tema di controlli, di stabilità, liquidità, mutualità.
Mi preme invece sottolineare che la nostra BCC dovrà sottoscrivere un contratto di adesione nel quale la sua autonomia gestionale ed operativa sarà ragguagliata alla propria meritevolezza: la sua autonomia infatti verrà modulata in funzione di un approccio basato sul rischio (risk based approach) e su parametri oggettivamente individuati.
Ed i risultati ottenuti sono molto importanti ed anche per questo attesto la mia stima e la mia gratificazione all’operato del board della nostra BCC che ha fatto di tutto per poter mantenere un alto grado di autonomia (il che per tante altre BCC non è scontato).
In ultimo mi preme un suggerimento: la strategia di fusione con la BCC di Serino va bene ma credo sia opportuno coinvolgere in questo processo anche l’Assemblea o meglio i soci mediante l’insediamento di una Consulta che possa seguire l’iter operativo, certificare la validazione del percorso e degli obiettivi e riferire poi in assemblea unitamente alla proposta del CdA.
Sino ad adesso però tutto è andato bene e quindi un sonoro, sincero, professionale ed affettuoso grazie al Presidente Pingaro, all’intero CdA, al Direttore Manzi ed a tutti i dipendenti della nostra banca; se è vero che le BCC sono differenti è perché i loro uomini lo sono!



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