App icon stile
Stile TV HD
Canale 80
Attualità
Capaccio, Paolino lancia allarme sulle finanze
Redazione
06 febbraio 2010 09:04
Eye
  3905

Paolo_Paolino

 

Il presidente del Consiglio comunale di Capaccio Paestum, prof. Paolo Paolino, attraverso una nota invita al sindaco, Pasquale Marino, ai consiglieri comunali ed ai responsabili del settore Finanze, ha espresso la propria preoccupazione circa la situazione finanziaria dell’ente. Secondo Paolino, il Comune registrerebbe un residuo attivo di oltre 12 milioni di euro, senza però riuscire ad incassare i crediti derivanti dai tributi, dalle multe e dal servizio di depurazione e fognario. Ciò consentirebbe all’ente di rispettare il patto di stabilità, ma non di pagare i fornitori per un importo di circa 2,5 mln di euro relativi all’esercizio 2009.

Ecco, testualmente, quanto esposto da Paolino nella nota: “La situazione finanziaria dell’ente, come già in altre occasioni evidenziato, permane in uno stato di rilevante gravità, atteso che il disavanzo di cassa risulta stabilmente attestato ai massimi livelli consentiti dalla legge. Alla data del 1° febbraio, l’anticipazione di cassa è arrivata a 3.436.479 euro. Lo squilibrio finanziario, com’è noto, trae origine dall’incapacità dell’ente di incassare i crediti derivanti da tributi e tasse comunali. Infatti, al 31 dicembre 2009, i residui attivi per tributi e tasse comunali non incassati dal Comune di Capaccio ammontano a 9.079.004,76 euro per la tassa sui rifiuti solidi urbani, 2.164.913,65 euro per violazioni al codice della strada e 1.100.814,48 per tasse relative al servizio di depurazione e fognario. A tale riguardo, appare inspiegabile che, a tutt’oggi, non si sia provveduto a dare effettiva esecuzione all’atto di Giunta comunale n. 320 del 23 settembre 2009, con il quale veniva stabilito che la riscossione coattiva venisse affidata a terzi soggetti”.

Il Comune di Capaccio Paestum, proprio per risolvere tale problematica, aveva dato inizio pochi mesi fa alla campagna “Pagare tutti per pagare meno”, promuovendo anche dei condoni. Non pochi coloro che ne hanno approfittato, ma sulla Tarsu, molti crediti fanno riferimento al mancato pagamento di operatori turistici della zona, il cui debito, in alcuni casi, ammonta anche a diverse centinaia di migliaia di euro. Insolvenze significative ci sarebbero anche nel pagamento dell’Ici.

“Si è ritenuto doveroso - conclude Paolino nella nota – rappresentare la delicatezza della situazione finanziaria dell’ente e lo stato di grave disfunzione gestionale che non consente la riscossione dei tributi, cosa che potrebbe generare perdite all’ente comunale a causa di eventuali prescrizioni ed insolvenze. Il permanere di siffatta situazione gestionale, oltre a compromettere gli equilibri finanziari ed economici del Comune, potrebbe assumere rilevanza di carattere contabile patrimoniale con annesse responsabilità. Pertanto, si confida nelle iniziative più appropriate ed urgenti che dovranno essere promosse in base ai rispettivi ruoli e funzioni.



Logo stiletvhd canale80
Immagine app
SCARICA
L’APP