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"STOP UNITÀ ABITATIVE"
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Puc Battipaglia, associazione invia osservazioni al Comune
Comunicato Stampa
13 luglio 2018 14:55
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BATTIPAGLIA. L’associazione Cives et Civitas, presieduta dall’avv. Emilia Abate, ha inviato nella giornata di ieri, 12 luglio, delle osservazioni sul redigendo PUC al Comune di Battipaglia, retto dalla sindaca Cecilia Francese.
La nostra Associazione – si legge - ha appreso che l’architetto Valter Fabietti, ex consulente esterno del Comune per il PUC, ebbe ad accertare che Battipaglia soffriva di un deficit di aree destinate a standard urbanistici di circa il 55% di quelle previste.
Le aree destinate a standard erano di mq. 480.000, a fronte di un fabbisogno di mq. 1.040.000. Prioritariamente, pertanto, occorreva prevedere il recupero delle aree da destinare a standard urbanistici, per rendere vivibile la città, nell’interesse della salute dei cittadini. Senonché dopo l’accertamento effettuato dall’arch. Fabietti il Comune ha continuato ad autorizzare ulteriori costruzioni, aggravando il deficit di standard.
Il nuovo PUC, pertanto, dovrà avere la priorità di adeguare gli standard urbanistici di Battipaglia a quelli previsti per legge.
Occorrerà tenere presente che Battipaglia ha una popolazione stabile da circa trent’anni. Il numero dei residenti, infatti, è al limite dei 50.000 e non è ragionevole prevedere alcun incremento edilizio in città.
Prevedere ulteriori colate di cemento non è di nessuna utilità per i cittadini, ma serve soltanto ad incentivare la speculazione edilizia ed a snaturare il paese.
Attualmente a Battipaglia le abitazioni sono più che sufficienti per la popolazione residente, tanto che ci sono numerosi appartamenti vuoti ed invenduti.
Occorrerà, inoltre, rispettare la Carta dell’Uso Agricolo, approvata dal Consiglio Comunale di Battipaglia con deliberazione n. 16 del 09/02/2010, per preservare i terreni produttivi ai fini agricoli dal cemento.
Sarebbe opportuno, infine, preservare la fascia costiera dalla cementificazione. La stessa potrebbe essere oggetto di qualificazione e sviluppo attraverso un unico piano turistico da predisporre in accordo con i Comuni confinanti di Pontecagnano ed Eboli”.



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