Attualità
Puc: ancora accuse da opposizione e Idv
Redazione
16 febbraio 2010 09:25
Eye
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L’opposizione non sembra placarsi dopo i chiarimenti forniti dall’Amministrazione di Capaccio Paestum, capeggiata dal sindaco Pasquale Marino, circa l’aumento del compenso all’urbanista Francesco Forte, redattore del Piano Urbanistico Comunale. Nicola Ragni, consigliere di opposizione e capogruppo della formazione “Vince il territorio”, replica alle spiegazioni fornite dal portavoce dell’Amministrazione Marino, Carmine Caramante. “Il portavoce ha perso un’altra occasione per tacere – afferma Ragni – ha dichiarato che la nuova convenzione al tecnico Forte ha subito un aumento perché “il compenso è stato parametrato ai nuovi adempimenti che la Provincia ha chiesto ai Comuni, ovvero che il Puc deve essere accompagnato da un’apposita programmazione triennale”. Ebbene, ha detto un’enorme falsità. Dovrebbe sapere che la legge 16 del 2004 all’articolo 25 comma 1 obbligava alla programmazione triennale, quindi la Provincia non ha chiesto niente che comportasse una spesa ulteriore”. Ragni entra nel merito anche del diniego di fornire copia del Puc al consigliere comunale Giuseppe Troncone da parte del segretario generale. “Quanto alla trasparenza, stenderei un velo pietoso, visto che la pubblicazione sul sito del Comune delle delibere e determine è ferma a circa tre mesi fa. E che per ottenere copia del Puc, Troncone è stato costretto a denunciare il segretario comunale ai carabinieri di Capaccio perché il più alto funzionario del Comune, che dovrebbe rappresentare la garanzia per tutti i consiglieri, gli ha negato la documentazione impedendogli di svolgere il suo compito istituzionale, contemplato dallo Statuto comunale all’articolo 21 e dal Regolamento all’articolo 33”.

Anche la locale sezione dell’Idv, attraverso il segretario Giovanni Monzo, interviene sulla questione Puc: “Il 23 febbraio 2010 sarà discussa, in assise civica, la Relazione Programmatica al Piano Urbanistico Comunale (PUC), ed è prevedibile l’approvazione da parte dell’attuale maggioranza consiliare. Pur apprezzando le parole distensive del portavoce comunale, l’Italia dei Valori ritiene che la trasparenza e la concertazione che vengono propagandate siano solo di facciata. Non giova certo alla trasparenza il fatto che un documento complesso come il PUC non venga reso disponibile ai consiglieri ed alla cittadinanza se non entro restrittivi termini regolamentari, impedendone di fatto una serena valutazione. Tanto premesso, tenuto conto che, come desumibile dagli atti consiliari, il Professor Forte ha ottenuto un nuovo compenso per apportare modifiche e integrazioni al PUC che, tra l’altro, non sono ancora state discusse con la cittadinanza; tenuto conto che grazie al così detto “Piano Casa” approvato dalla regione Campania, i cittadini di Capaccio potranno far fronte ad eventuali esigenze abitative impellenti senza la necessità di un PUC prematuro e che lo stesso Piano Casa, nei prossimi due anni, potrebbe determinare uno stravolgimento delle zone abitative e quindi la necessità di rivedere l’impianto del PUC; tenuto conto che il PUC non riguarda tanto l’edilizia quanto lo sviluppo del territorio, ormai stremato dal mito dell’arricchimento individuale che ci ha condotto alla svendita della nostra identità e del territorio. Tanto premesso chiediamo al Consiglio Comunale un atto di responsabilità. Alla luce della nuova situazione, chiediamo che venga rinviata l’approvazione della Relazione Programmatica al PUC e si dibatta ancora tra la gente per discutere del nostro benessere collettivo e del futuro che riguarderà i nostri figli”.  



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