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Capaccio, Enzo Sica ci riprova: le prime parole da candidato sindaco
Alfonso Stile
13 gennaio 2019 14:51
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Quindici anni dopo, Enzo Sica ci riprova. Eletto nel 2004 e sfiduciato nel 2007, il medico capaccese ha ufficializzato questa mattina la sua candidatura a sindaco, inaugurando la sede elettorale in Via Magna Graecia (nella foto) e presentando il nuovo simbolo della sua lista ‘Insieme Sica …mbia’. Un ritorno circondato dagli amici e sostenitori di sempre che lo sosterranno in campagna elettorale, durante il quale ha voluto mettere in chiaro molte cose. Ecco i passaggi essenziali del suo primo discorso pubblico agli elettori.

RIPARTIRÒ DA DOVE MI HANNO INTERROTTO
Dopo aver udito tante fantastiche promesse, oggi ci tocca fare i conti con la prematura fine dell’Amministrazione Palumbo: il mio obiettivo è riprendere il discorso interrotto 12 anni fa, è ripartire da dove eravamo rimasti. Appena m’insediai, dovetti mettere subito mano alla ristrutturazione dei debiti che ereditammo, consolidandoli e risparmiando interessi; trovammo un paese sommerso dall’immondizia, che togliemmo dalle strade avviando per la prima volta la raccolta differenziata; lasciammo 1 milione di euro ottenuto dall’allora senatore Fasolino per sistemare l’area della 220, finanziamento perso e poi recuperato in extremis da Voza per realizzare il marciapiede in Via Nettuno, non usando la legge 221 come ci ha fatto credere Palumbo. Trovammo e rendemmo edificabile il terreno per costruire il nuovo distretto sanitario, ritrovandomi accusato di aver preso chissà quali soldi; togliemmo l’eternit dalle coperture del mercato ortofrutticolo; facemmo un piano per riqualificare il centro storico di Capaccio paese ed eravamo comune capofila del Piano di Zona, mentre oggi siamo ultimi e comparse ovunque, tanto che la gente ci dice: “tornate come prima, ci piaceva di più la Capaccio Paestum di allora”.

PASSAGGIO A LIVELLO CHIUSO: DOVE SONO I 4 MILIONI?
Chiudemmo il passaggio a livello di Paestum come imposto dalla legge e non abbiamo realizzato il sottopasso, è vero, ma lasciammo anche i 4 milioni di euro elargiti dalle Ferrovie per realizzare il percorso alternativo: mi hanno accusato più volte di aver spaccato in due il paese, ma se diventerò di nuovo sindaco scriverò alla Corte dei Conti per sapere che fine hanno fatto quei 4 milioni vincolati allo scopo, visto che tale cifra è ancora iscritta a bilancio? Ovviamente, m’impegnerò a realizzare il sottopasso, visto che all’epoca non me lo hanno permesso.

RICONQUISTARE FIDUCIA DEL POPOLO: NO A ‘CENSURA SOVIETICA’
Oggi, inutile negarlo, c’è diffuso disamore per la politica e verso l’istituzione comunale; la gente non crede più che il vero cambiamento sia possibile… ma noi siamo qui, vicini alle persone e lontani da quella politica arrogante che sa demonizzare solo il nemico: questi modi non ci appartengono, il nostro è un altro registro.
Rilanceremo il paese confrontandoci con eventuali gruppi nascenti e indecisi, con un programma condiviso e firmato insieme, a partire dalla composizione delle liste e, quindi, dalla composizione del futuro Consiglio comunale. Oggi i social hanno ucciso ogni ragionamento politico serio, sono zeppi di offese e leoni da tastiera che lanciano improperi spesso senza metterci la faccia, creando solo scontri e mai incontri: per riempire il vuoto tra Comune e cittadino, ho pensato di istituzionalizzare le consulte, giuste interfacce con categorie e settori, programmando incontri periodici tra amministratori e persone, non tra profili Facebook.
Dai cittadini noi vogliamo solo proposte: ho visto su StileTV le conferenza stampa di Palumbo e dei dissidenti, pagine scadenti, di un livello basso e bruttissime per il nostro paese… ecco, noi faremo il contrario, vogliamo pacificare il paese e fare politica in Consiglio comunale non in Procura! E nemmeno sui social: io non sarò mai come quel sindaco che ha minacciato una cittadina perché osa parlare su Facebook, praticando una censura degna dell’ex Unione Sovietica!

IDENTIKIT DEL CANDIDATO ED ASSESSORE-TIPO
I nostri candidati dovranno avere caratteristiche precise, senza condanne penali, civili né conflitti d’interesse; non ci sarà spazio per faccendieri, prostituti della politica, burattini e burattinai. Giunta: gli assessori avranno nomina semestrale per verificare il lavoro svolto, perché verificare se hanno dato risposte alla gente o occupato solo poltrone: li sceglieremo per competenza, in particolare quelli all’Economia Territoriale e al Bilancio, non certo perché portatori di voti, poteri o interessi.

IL PROGRAMMA: PARTIRE DAL RISANAMENTO DEI CONTI
Nessun libro dei sogni e favole alla Palumbo, ci concentreremo al massimo su 10 punti essenziali. La verità è quella che ha detto Paolo Paolino a StileTV: il Comune ha la febbre a 38, perché sono giusto 38 i milioni di euro crediti mai o non ancora incassati; tra i creditori c’è tanta povera gente, ma anche molti che girano con il Suv anziché pagare i tributi! Dunque, serve una terapia salvavita nell’interesse di tutti, bisogna pagare le tasse, e lo dico anche se questo mi costerà voti che se ne vanno: a pagina 47 della relazione sul Bilancio 2018 dei Revisori dei Conti 2018, infatti, c’è scritto che il Comune non ha capacità di recupero, ma dove ci avviamo? Valuteremo, quindi, sanatorie e ravvedimenti operosi, senza danneggiare nessuno, purché tutti paghino; e tireremo forte la cinghia rivedendo costi, spese, staff, comunicatori, tiragiacche e portaborse. Diremo basta a sprechi colossali come il LinOra Village, dove c’erano più consiglieri che spettatori: faremo vedere alla gente i numeri di questi scempi per le casse comunali, perché anche qui sono molte le inesattezze dette da Palumbo, uno che ci ha raccontato tante di quelle favole, come quella memorabile sulla 221, da farci pensare veramente che domani ci saremmo vegliati in un nuovo paese… invece, abbiamo visto quanto sono durate certe bugie. Altra cosa che chiarisco, anche se perdo altri mille voti: il Comune non può dare posti di lavoro! Basta vedere la Tempor e la Paistom, un disastro che ha creato solo schiavi nella miseria!

PUC IN TRE MOSSE
Tutti a pensare a questo Puc, quanto ci vuole poco per farlo. E lo faremo snello, pensando a sistemare l’esistente e liberare il Comune da certe catene burocratiche tirate da qualcuno che ci specula per guadagnarci sopra; e penseremo anche a soluzioni idonee per il turismo, dando la possibilità agli alberghi di realizzare altre camere; e all’agro-zootecnia, ci sono troppe bufale e bisogna impedirne l'aumento perché azoto e ammonio inquinano l'ambiente di veleni non regimentati, quindi dobbiamo creare paddock per smaltire i reflui.

MIO FRATELLO FRANCO…
Parlo ora di lui e poi non lo farò più, altrimenti qualcuno ci gode a mettere zizzania in questioni familiari. Franco Sica è stato valore aggiunto per Voza e per Palumbo, è un uomo onesto che non vive dello stipendio della politica, è mio fratello e sarebbe solo un onore averlo con me.

GOVERNABILITÀ E CAMPAGNA ELETTORALE
Noi puntiamo a mettere in municipio la bandiera della governabilità, non della festa per la vittoria elettorale: quindi preferiamo essere più vicini alla sconfitta, anziché al ricatto. Sono democristiano con forti valori cattolici, ma mettere steccati è da idioti, quelli stanno solo a San Giuseppe di Giungano! Io metterò una sola lista con il meglio dei cittadini, puntando a riportare unità: io non so fare le ‘o’ come dice Palumbo, nel senso che non so fare gli zeri sulle cambiali elettorali; non voglio sponsor o finanziatori che poi ci presenteranno il conto, che poi pagherà il paese. E punterò tutto sul recupero della dignità aapaccese, altro che Benevento! Concludo lanciando un appello ad uomini e donne capaccesi figli di questa terra: siamo pronti ad ascoltarvi.



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