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INCONTRO A ROMA IL 15 FEBBRAIO
INCONTRO A ROMA IL 15 FEBBRAIO
Battipaglia, Comitati ambientalisti al ministro Costa: “Venga lui da noi”
Comunicato Stampa
12 febbraio 2019 17:14
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BATTIPAGLIA. C’è chi dice no, o almeno ha deciso di non raggiungere, motivando la propria assenza, la Capitale, il prossimo 15 febbraio per l’incontro con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, promosso dal deputato del Movimento 5 Stelle, Cosimo Adelizzi, per trattare della problematica ambientale a Battipaglia. In una dettagliata nota, di seguito pubblicata, l’Associazione ‘Cives et Civitas’, con il presidente Emilia Abate, il Comitato spontaneo ‘Amici dell’Ambiente’ con la firma del portavoce Vincenzo Nobile ed il Comitato ‘Civico e Ambientale’ del presidente Cosimo Panico, annunciano che non saranno a Roma venerdì:

"Porgiamo un caloroso ringraziamento anche all'On.le Cosimo Adelizzi, che si è reso fautore di questo incontro, il quale abbiamo sempre sentito dalla parte dei cittadini, con umanità, disponibilità ed umiltà, in tutti questi mesi di protesta.
L'On.le Cosimo Adelizzi rappresenta degnamente un nuovo volto della politica più vicina
ai cittadini e meno ai centri di potere.

Dopo aver ascoltato la voce della nostra cittadinanza riteniamo tuttavia, che sia auspicabile e più utile una visita del Ministro Sergio Costa a Battipaglia perché possa verificare di persona (stante la sua notevole esperienza in materia) l'enorme scempio che è stato fatto negli ultimi trenta anni del territorio di Battipaglia e dell'intera Piana del Sele.
La cittadinanza di Battipaglia, composta da cinquantamila persone, si sente abbandonata dalla Istituzioni; per questo motivo chiediamo al Ministro Sergio Costa una presenza che sarebbe un segno tangibile della vicinanza del "Governo del cambiamento".
Fino ad ora ci siamo sentiti soli, o quasi, ad affrontare un nemico sconosciuto ed impari.
Siamo consapevoli che il Testo Unico Ambientale, legge ordinaria dello Stato, delega molte competenze in materia di ambiente e gestione dei rifiuti alle Regioni.
Sappiamo, però, che l'art 117 co. 2 lett s) della COSTITUZIONE prevede un espressa
riserva di legge in materia di tutela dell'ambiente a favore dello Stato.
Il Governo conserva, in ogni caso potere di rogatoria e di commissariamento delle Regioni, nonché d'impugnare le leggi regionali.
Il Parlamento, anche su impulso del Governo, può sempre provvedere a modificare il Testo
Unico Ambientale per sottrarre competenze e margini di azione alle Regioni poco virtuose.
Il Governo inoltre ha responsabilità politica nei confronti dei cittadini e nei confronti dell'Unione Europea.
Facciamo presente che il corrente piano di gestione dei rifiuti promosso dalla Regione
Campania è attuato in palese violazione della normativa Europea ed in particolare dell'art.16 della Direttiva 98/2008/CE che, nel rispetto dei principi di autosufficienza e di prossimità, imporrebbe la realizzazione di piccoli impianti omogeneamente distribuiti sul territorio.


Questo, però, è solo un piccolo esempio perché sussistono violazioni della normativa comunitaria anche in materia di Valutazione d'Impatto Ambientale e di emissioni industriali.
I problemi di Battipaglia potrebbero facilmente essere risolti rispettando sic et simpliciter la normativa comunitaria ed attuando la legge già esistente per la creazione degli Ambiti e dei Sub Ambiti territoriali (nel caso di specie sub Ambito Piana del Sele) all'interno dell'ATO rifiuti di Salerno.
Con un sub ambito della Piana del Sele il territorio di Battipaglia e dei paesi limitrofi avrebbe autonomia gestionale in materia di rifiuti e non sarebbe costretto a sopportare le imposizioni di Regione e Provincia.
I problemi ambientali di Battipaglia irrisolti sono antichi e sono perfettamente a conoscenza del Ministero dell'Ambiente, perché nel 2013 l'on. Angelo Tofalo del MSS ha presentato all'allora Ministro dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare una interrogazione sulla vicenda delle discariche non bonificate e dell'inquinamento ambientale a Battipaglia.
Tofalo ha ricostruito ed aggiornato il quadro ambientale della città, scrivendo che «la presenza di numerosi e gravi fattori di rischio, nonché di siti altamente inquinati, caratterizza Battipaglia come un territorio già gravato negli ultimi decenni da un eccessivo peso sull'ambiente, tanto da rientrare alla luce dell'accordo di programma siglato il 18 luglio 2008 al Ministero dell'Ambiente, tra i 37 Comuni campani inquinati e da bonificare».
In particolare, l 'On. Tofalo ricorda vari siti interessati alla gestione o allo smaltimento di rifiuti: lo Stir, gli impianti Nappi Sud e Sele Ambiente, tre aree di stoccaggio mai bonificate in via Filigalardi, via Bosco II e viale Danimarca, la discarica mai bonificata in località Grataglie, cave abusive e terreni privati dove sono state riscontrate - da sentenze e processi in corso - la presenza di rifiuti tossici. Ed ancora: due discariche non bonificate in località Castelluccio e due vasche di stoccaggio nella stessa zona, utilizzate nell'emergenza rifiuti del 2008 e mai bonificate.
«Nessuno sa con precisione - scrive l'On. Tofalo - quanti siano i casi di tumore a Battipaglia e quante neoplasie si possono attribuire alle contaminazioni provenienti dai numerosi siti inquinati sul territorio. Questo perché non si deve diffondere panico tra la popolazione che muore senza neppure conoscere il perché». Un quadro grottesco che si completa con i numeri: <mel 2009 Battipaglia è inserita tra i 37 comuni campani ammessi ad un programma di risanamento ambientale, vengono stanziati 536 milioni di euro poi tagliati a 280. Di questi, 4,8 milioni sono assegnati a Battipaglia. Questi fondi vengono poi tagliati nel 2012 e arrivano in città solo l milione lOOmila euro. Che avrebbero dovuto servire a bonificare solo uno dei siti presenti sul nostro territorio, quello in località Filigalardi, sulla zona industriale».

Saremo, pertanto lieti, di consegnare al Ministro un estensivo rapporto tecnico sulla situazione e sulle prospettive future appena ci onorerà della Sua presenza a Battipaglia".



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