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LA REPLICA
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Capaccio, dramma Paistom. De Rosa smentisce Rosanova: "Ecco la verità"
Comunicato Stampa
27 febbraio 2019 19:02
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Caso Paistom a Capaccio Paestum. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa, in diritto di replica, a firma dell’amministratore unico della società in house del Comune, Gerardo De Rosa (nella foto).

In riferimento all’articolo pubblicato dalla vostra emittente, si ritiene precisare alcuni elementi emersi per evitare ‘voci interne’ non controllate.
Nel 2017, data d’inizio della gestione di questa amministrazione presso l’Azienda Speciale Paistom, il debito contratto verso la società Tempor era di 1.766.605,89 euro; al 31.01.2019 tale importo ammonta a circa 2.260.373,68 euro: tale aumento è dovuto alla scadenza dei contratti sottoscritti sfruttando il ‘Jobs Act’, avvenuta il 28.02.2018, che ha determinato un incremento del costo del lavoro di circa il 30% (relativi agli sgravi fiscali non più ottenibili).
Nell’arco della mia gestione amministrativa è stato versato un importo alla Tempor pari a 2.179.598,94 euro, a copertura delle fatture riguardanti i debiti pregressi più gli interessi maturati, non potendo estinguere il corrente per mancanza di disponibilità finanziaria in quanto l’azienda non ha una gestione economica autonoma ma dipende dalla disponibilità dell’Ente.
Inoltre, si tiene a precisare che sono state saldate tutte le fatture verso fornitori esterni fino al 31.12.2017 ed emessi acconti riguardanti forniture per l’anno 2018, mentre all’inizio della gestione vi erano ancora fatture inevase riguardanti l’anno 2015.
Per quanto attiene al numero dei dipendenti, al momento dell’insediamento dell’Amministrazione Palumbo erano presenti 113 unità, di cui: 85 a tempo indeterminato, 14 a tempo determinato e 14 unità stagionali. Allo stato attuale, il personale somministrato all’azienda conta 77 unità a tempo indeterminato, 17 unità a tempo determinato ed 8 unità stagionali, per un totale di 102 unità più 6 unità destinate all’assistenza materiale nelle scuole (nuovo servizio affidato alla Paistom nel settembre 2017).
Escluso il nuovo servizio ed il personale stagionale, le persone assunte durante l’Amministrazione Palumbo sono in totale 7 unità, destinate al caricamento dati negli uffici. Si precisa che, durante tale periodo, sono andati in pensione 4 dipendenti comunali, ed altre unità, relative al personale somministrato, hanno lasciato il lavoro per vari motivi.
Riguardo alle accuse di fallimento rivolte dal rappresentante sindacale FLAICA CUB a mezzo stampa, preciso che l’Azienda Paistom non decide e non incide, come da piano di convenzione, sulle scelte dei servizi che le vengono affidate dall’Ente. Inoltre, il fatto che l’Amministrazione del sindaco Palumbo abbia deciso di realizzare il ‘Linora Village’ (dove peraltro mi risulta che la cifra sia di molto inferiore a quanto descritto nell’articolo) o di affidare servizi all’esterno, non sono scelte di competenza dell’Amministratore della Paistom.
Non è la prima volta che il rappresentante sindacale in questione (il solo tra le sigle sindacali rappresentate nell’Azienda) mi rivolge delle accuse personali a mezzo stampa, quali di “...adottare i classici metodi perseguibili come intimidazione e mobbing ai dipendenti con spostamenti e cambio di mansione, ecc.” (articolo del 25.10.2019), oppure “…il presidente De Rosa viola la Legge sulla Sicurezza o attuando mobbing trasferendo un dirigente del sindacato...” (articolo del 26.10.2018), o come nell’ultimo articolo dove dichiara una mia presunta incompatibilità (?) o una mia (?) violazione sulle leggi vigenti in materia di trasparenza, di aver fatto spese folli (?) o di aver assunto autonomamente persone, andando, inoltre, al di là di quello che compete la mia attività di amministratore unico della Paistom trascendendo sulla mia vita e professionalità privata (articolo del 25.02.2019).
Prima di scrivere quanto sopra riportato poteva almeno, forse, leggere lo statuto dell’Azienda Speciale Paistom e la convenzione tra l’Ente e L’Azienda, in quanto, premesso il diploma di laurea in mio possesso e che niente ha a che fare con vertenze sindacali in essere, in ordine ai requisiti richiesti per la nomina di Amministratore Unico, come ripotato dallo statuto, non risulto affatto incompatibile come da lui invece affermato; le assunzioni vengono richieste numericamente dalle aree preposte con un preciso piano di spese e programma e non competono al sottoscritto assunzioni autonome (e comunque è strano che un sindacato critichi le assunzioni di persone); l’azienda non gestisce spese proprie ma le vengono riversate le somme secondo i servizi affidati nel piano programma. Per le accuse rivolte mi riservo di tutelarmi nelle sedi opportune.



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