GIUNGANO. Si sono tenuti questa mattina, a Giungano, i funerali di Francesco Palumbo, compianto ex sindaco stroncato da un male incurabile a 54 anni. Una pioggia sottile e malinconica ha confuso le lacrime dei numerosi presenti rendendo ancora più triste una giornata uggiosa, iniziata con la camera ardente allestita presso il municipio in Piazza Vittorio Veneto, dalla quale il feretro, avvolto nel tricolore, è stato poi portato a spalla, dalle onoranze funebri Santalucia, fino al sagrato della chiesa di Santa Maria Assunta, gremita da una folla silenziosa e commossa per la prematura dipartita dell’ex primo cittadino giunganese e di Capaccio Paestum.
Ad accogliere la salma numerosi sindaci dei comuni del Cilento e della provincia di Salerno, alcuni dei quali con i gonfaloni al seguito: molte le autorità presenti, tra cui esponenti politici e delle istituzioni, dell’Arma dei carabinieri e delle forze dell’ordine.
A provare a lenire il dolore incommensurabile della moglie e dei figli, costretti a piangere il genitore anche il giorno della festa del papà, insieme ai familiari stretti ed alle decine di persone che hanno preso parte al rito funebre, è stato don Franco Facchini, cappellano della Legione Carabinieri Campania, che ha officiato le esequie, insieme a don Carlo Ciocca, con un’omelia densa di significato nel ricordo dell’uomo Palumbo e quanto da lui fatto, da primo cittadino, per le comunità che ha amministrato. Strappalacrime le parole che, dall’altare, la figlia Sabrina ha voluto dedicare al compianto papà volato in cielo, così come quelle del sindaco di Giungano, Giuseppe Orlotti; dell’ex consigliere comunale capaccese, Giovanni Piano; del cap. Francesco Manna, comandante della Compagnia di Agropoli, che ha letto la preghiera del carabiniere.
All’uscita della chiesa, intorno alla bara portata a spalla, stavolta, dai colleghi carabinieri, si sono moltiplicate le persone che hanno voluto rendere omaggio e rivolgere l’estremo saluto a Palumbo, così come i manifesti funebri affissi nei due comuni ed i messaggi di cordoglio social. Il risuonare del Silenzio, seguito da un lungo applauso, ha accompagnato il feretro verso il cimitero di Giungano.