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Vallo, mazzette in Tribunale: condanna a 4 anni per l'ufficiale giudiziario infedele
Redazione
16 luglio 2019 09:48
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VALLO DELLA LUCANIA. Mazzette al Tribunale di Vallo della Lucania. Condanna in primo grado a quattro anni di reclusione per induzione indebita per Carmine Testiera, l’ufficiale giudiziario originario di Ascea arrestato, nel 2018, accusato anche di corruzione, concussione e falso ideologico, dopo essere stato sorpreso dai carabinieri della Compagnia cilentana, diretta dal cap. Mennato Malgieri, mentre si faceva consegnare una tangente di 50 euro da un imprenditore di Battipaglia, Giuseppe Bevilacqua, per un atto relativo ad un’esecuzione di pignoramento: quest’ultimo è stato condannato a 2 anni e 5 mesi in abbreviato. Stesso rito scelto da Testiera, sospeso dall’incarico presso il palazzo di giustizia vallese subito dopo l’arresto e la detenzione in cella prima a Vallo della Lucania e poi in quel di Fuorni a Salerno, che ha ottenuto la relativa detrazione e le attenuanti generiche: i legali difensori dei due imputati, Mario Valiante e Francesco Annunziata, hanno già preannunciato ricorso in Appello.
In carcere, Testiera era stato raggiunto da altre ordinanze di custodia cautelare, riuscendo comunque ad ottenere gli arresti domiciliari, con l’obbligo di dimora e firma nel comune di residenza. Nella vicenda giudiziaria sono stati poi coinvolti altri dieci avvocati del Tribunale vallese, raggiunti da avviso di conclusione delle indagini preliminari.



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