BATTIPAGLIA. Un’altra mozione, dopo quella di sfiducia nei confronti della sindaca Cecilia Francese preannunciata dal consigliere di minoranza Egidio Mirra in queste ore trascorse da sabato, dall’ennesimo incendio di un’azienda di rifiuti in zona industriale. La richiesta, questa volta, già protocollata all’Ente, è del consigliere d’opposizione Alfonso Baldi, che chiede di inserire nell’ordine del giorno di mercoledì 7 agosto, quando si terrà nel pomeriggio la seduta di Consiglio comunale, la mozione d’annullamento della delibera sul cosiddetto ‘fattore di pressione’ dei rifiuti che la Giunta ha deliberato il 24 aprile scorso. Per Baldi “il fattore di pressione nasconde un cavallo di troia, anche ai fini della trasparenza futura” sul quantitativo di rifiuti che Battipaglia può e deve ospitare. Una delibera già al centro di numerose polemiche che oggi ripartono a seguito di quanto è accaduto sabato pomeriggio, con la cittadinanza in subbuglio e soprattutto preoccupata dalle ricadute del rogo sull’aria che si respira in questo periodo d’afa e caldo e sulla salute. Per Baldi, anche presidente dell’associazione ‘Cittadini Pro Battipaglia’ è necessario che la sindaca “proclami la crisi ambientale del Comune di Battipaglia e della Piana del Sele”. Inoltre va indetta una “pubblica assemblea, in forma permanente, fino al termine dei lavori di manutenzione al termovalorizzatore di Acerra” che si svolgeranno a settembre e rischiano di far piombare il territorio nella nuova emergenza rifiuti. In discussione le politiche in tema ambientale dell'Amministrazione che risultano, per Baldi , "insufficienti ed inefficaci", con il consigliere d'opposizione a rimarcare come "ci siano stati tre incendi in aziende che trattano rifiuti negli ultimi tre anni; questa cadenza dimostra che non sono episodi sporadici ed occasionali".