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NOTA STAMPA
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Capaccio, scarichi killer. Udc: "Siamo tutti indignati, disastro totale"
Comunicato Stampa
17 agosto 2019 11:14
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Sversamenti killer sulla costa di Capaccio Paestum. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa diffusa dal circolo UDC locale.

Il versamento dei liquami in mare di questo ferragosto ci ha regalato ancora una volta le prime pagine delle cronache nazionali. Un atto grave e incivile compiuto con cinica irresponsabilità che ha danneggiato e non poco l’immagine dell’intero paese. Un disastro ambientale vero e proprio, gravissimo e senza attenuanti per chi l’ha commesso e chi cerca di ridimensionarlo o nasconderlo. La magistratura è intervenuta e non farà mancare le sue decisioni, speriamo esemplari. Un attentato ambientale secondo solo alle scorie radioattive, che indebolisce le istituzioni e colpisce l’immagine del primo cittadino del paese che sta soffrendo il grave episodio come una resa, verso certi poteri del paese che da qualche tempo agiscono indisturbati e impuniti. Il Sindaco ha scelto la strada del “silenzio”, nella speranza che il tempo cancelli tutto e si torni alla normalità, senza colpevoli. Non è così, agli attentati si reagisce con tempestività e senza tolleranza per nessuno perché le vittime sono non solo gli operatori turistici che dovrebbero costituirsi parte civile in questa tragedia dell’orrore e dell’inciviltà, ma tutti i cittadini. Senza aspettare, facendo chiarezza pubblicamente e assumendo tutti i provvedimenti che competono al Sindaco a cominciare dalla “chiusura” dell’azienda che dovrebbe cancellare dal logo aziendale finanche il nome di Capaccio Paestum. Era il momento opportuno per dare dei segnali forti al paese facendo verità sui fatti, che non possono rimanere racchiusi in una cartella di qualche ufficio comunale, secretati come un affare di stato. Era l’occasione buona per trasformare tutti in “guardiani” del nostro territorio visto che il ruolo dell’associazionismo ambientale non è stato presente ed efficace come in altre occasioni. Diventare guardiani di noi stessi e del nostro territorio è la strada per costruire l’esercito delle coscienze libere che non girano lo sguardo dall’altra parte, che non hanno paura, non s’indignano soltanto, ma reagiscono e denunciano. Era l’occasione del coinvolgimento e della denuncia pubblica e politica ad alta voce, era il momento di convocare un consiglio comunale straordinario (...l’opposizione era al mare dei Caraibi...) il giorno di ferragosto per dimostrare rispetto ai cittadini che meritano di conoscere i fatti e la verità. La politica ambientale non può essere seconda a un palazzetto dello sport o al masterplan della costa marina come se uno scoglio bastasse ad arginare il mare. L’inquinamento atmosferico di Capaccio Scalo, è un altro esempio di pericolo ambientale che rischia di scoppiare e merita interventi immediati per gli alti valori inquinanti presenti. Occorre intervenire con l’installazione immediata di centraline per il controllo dell’aria spesso irrespirabile e avviare un’azione di monitoraggio in tutto il Comune per una forte azione di difesa ambientale. Un paese si rilancia se si è capaci di difenderne l’integrità e la sua salubrità. Un paese si rispetta se s’informa e ci si dialoga senza segreti e coperture d’interessi che non riguardano la collettività. Non c’è più tempo per continuare a difendere e coprire chi attenta al nostro territorio e alla salute di tutti. Il silenzio non serve per far dimenticare in fretta il grave accaduto. Il silenzio non aiuta, favorisce i potenti mentre la verità potrebbe aiutare Capaccio Paestum. Scegliamo.



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