Attualità
"SERVONO DECISIONI FORTI"
"SERVONO DECISIONI FORTI"
Battipaglia, Longo (FI) su piaghe ambientali: "Blocco unito ed azioni concrete"
Comunicato Stampa
21 agosto 2019 19:06
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BATTIPAGLIA. Nota stampa del capogruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Battipaglia, Valerio Longo, sui temi ambientali nel centro capofila della Piana del Sele: "All'indomani delle “vivaci” sedute di Consiglio Comunale sull'emergenza ambientale e le polemiche che si sono succedute, adesso è arrivato finalmente il momento di passare senza indugio ai fatti concreti, alle decisioni forti, alle scelte conseguenziali. Tutti insieme, a partire ovviamente dalla politica e dai suoi rappresentanti: ci siamo candidati e siamo stati eletti per governare.
Il Consiglio Comunale è la massima espressione della politica cittadina, maggioranza e opposizione, senza distinzioni. Occorre certamente ragionare, discutere e confrontarsi anche aspramente sui problemi, ma alla fine è necessario decidere e assumere fino in fondo la responsabilità a cui ognuno di noi è chiamato a rispondere. Svanita l'adrenalina dei giorni precedenti e successivi l’assise, con la pressione popolare, la polizia, le urla e le ingiurie, i documenti, adesso è arrivato il tempo di fare sul serio e di mettere in campo le proposte che, con qualche distinzione, sono ormai condivise un poco da tutti.
Anch’io, forse condizionato dalle tossine del duro confronto consiliare, dove in verità è prevalsa la violenza verbale e la strumentalizzazione, rispetto al ragionamento e al confronto, in alcuni passaggi di una nota di stampa mi sono lasciato prendere troppo dalla polemica con accostamenti fuori luogo che oggi sicuramente non rifarei, ribadendo tuttavia lo spirito del mio intervento, ovvero la centralità della politica, sempre e comunque, rispetto a situazioni e richieste assolutamente irricevibili, che con la politica e il tema dell’ambiente nulla hanno a che fare.
L’ho detto in Consiglio e lo ribadisco anche adesso: chi ha legittime aspirazioni elettorali non giochi al tanto peggio tanto meglio, perché in ballo non vi sono le nostre posizioni personali, ma il futuro della nostra comunità. Non si tratta di sostenere politicamente il governo cittadino, nessuno potrebbe pensare una cosa del genere.
Le amministrazioni e gli eletti sono provvisori, ma, essendo legittimati dal voto popolare, dovrebbero sempre concludere il loro mandato. Ci sarà poi tempo (mancano meno di due anni) per la “resa dei conti”, come accade sempre in politica (e adesso non mi sembra onestamente questa la questione principale).
Sul piano politico è assolutamente necessario riprendere immediatamente il confronto tra i partiti, l’amministrazione, il mondo dell'associazionismo, le categorie produttive, in modo da contrastare efficacemente le emergenze che minacciano la nostra comunità. Non molto tempo fa questo fronte comune è riuscito a portare in piazza diecimila persone, con un impatto mediatico molto forte.
I rappresentanti di questo fronte si ritrovino intorno allo stesso tavolo, per discutere e confrontarsi, anche animatamente, ma con la capacità di uscire all’esterno come una forza sola contro chi vorrebbe ridurre il nostro territorio ad una sorta di “capitale della monnezza”.
È questo lo spirito con il quale dobbiamo affrontare tale emergenza: un blocco unito, ognuno nei rispettivi ruoli e con le proprie idee, ma con la missione di bloccare ed invertire la rotta.
Non più terra di nessuno ma comunità da rispettare e dalle enormi potenzialità di sviluppo; non più territorio dove gli enti sovracomunali credono di scaricare i loro problemi, compreso il sistema dei rifiuti. Una sentinella sempre in allerta, pronta a scattare laddove ce ne fosse bisogno, senza condizionamenti politici, personali e istituzionali, sia che il problema dovesse provenire dalla regione, dalla provincia, dai privati o da comuni vicini.
I cittadini di Battipaglia hanno il diritto non solo di respirare aria pulita, ma anche di poter programmare il proprio sviluppo futuro.
Sul piano politico dobbiamo far capire all’esterno che non tollereremo più questa situazione, a costo di bloccare sul nostro territorio il ciclo dei rifiuti dell’intera provincia.
Lo sappiano tutti, Governo nazionale, Prefetto, Governatore regionale, Presidente provinciale, Sindaci di comuni vicini con siti di compostaggio, Asl. Massima collaborazione istituzionale, ma a condizione di atti concreti indirizzati a bonificare il pregresso e ad invertire la rotta nell’immediato.
Sul piano squisitamente amministrativo occorre velocemente provvedere a rafforzare l’Ufficio Ambiente, con uomini e mezzi, in maniera da poter rafforzare il controllo del territorio, che peraltro già viene svolto pur tra mille difficoltà.
Vi è bisogno di passare ad un approccio più professionale del settore, anche attraverso la nomina di un consulente di fama nazionale (personalmente sceglierei un ufficiale delle forze dell’ordine con esperienza negli organismi di controllo ambientale), con l’acquisto di strumenti di rilevazione (per non essere condizionati dagli interventi di altri enti che spesso si muovono in ritardo quando ormai è troppo tardi) e di un numero maggiore di personale, distribuito durante tutto l’arco della giornata per un controllo h24.
Costi quel che costi. I soldi spesi per questa ragione sono sicuramente ben spesi e rappresentano un sicuro investimento per il futuro".



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