Sport
Agropoli-Battipagliese: tre ultrà arrestati
Alfonso Stile
02 marzo 2010 08:23
Eye
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Foto_panico_nel_piazzale_antistante_lo_stadio

 

A seguito degli incidenti avvenuti domenica pomeriggio, allo stadio “Guariglia”, prima dalla partita di calcio del campionato di Eccellenza (girone B) tra Agropoli e Battipagliese, sono tre i tifosi bianconeri arrestati dai carabinieri della locale compagnia di Agropoli, diretta dal capitano Raffaele Annichiarico. Stretto il riserbo sull’identità dei tre ultras, tutti maggiorenni e con precedenti penali, i quali hanno trascorso la notte in cella presso la casa circondariale di Vallo della Lucania, in attesa di essere processati per direttissima. Su di loro pendono le accuse di oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali volontarie e danneggiamenti, aggravate dal fatto che, durante la colluttazione scoppiata tra le forze dell’ordine ed i supporter zebrati davanti ai cancelli della tribuna “Margiotta”, riservata alla tifoseria avversaria, un militare dell’Arma è finito a terra riportando la frattura di un piede. L’arresto immediato è scattato in base alla vigente legge antiviolenza negli stadi. Secondo le prime notizie diffuse, inoltre, la procura di Vallo starebbe indagando anche su un presunto episodio a sfondo razzista perpetrato ai danni di uno steward extracomunitario, incaricato dalla società U.S. Agropoli al controllo dei biglietti al varco d’ingresso del settore ospiti: lo steward, un tunisino conosciuto come Nasser e residente ad Agropoli da oltre 25 anni, avrebbe ricevuto pesanti insulti da parte di alcuni tifosi battipagliesi. A guidare l’inchiesta è il procuratore Alfredo Greco, che starebbe ora battendo tutte le piste riconducibili al tifo storico ed organizzato di Battipaglia per individuare altri complici e responsabili degli scontri avvenuti in quel di Agropoli. È per tale ragione che non sono state rese note le generalità e restano in carcere, a Vallo della Lucania, i tre tifosi arrestati prima e durante il sentito derby di calcio della Piana del Sele, i quali dovrebbero essere processati questa mattina presso il tribunale di Vallo. Le indagini sono serrate. Gli inquirenti stanno passando al setaccio tutti gli indizi e le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza, e contano di arrestare altre persone, nelle prossime ore, tra corresponsabili ed artefici della mezzora di disordini e tafferugli che ha macchiato con la violenza l’attesa sfida tra due gloriose compagini dilettantistiche della provincia di Salerno. Quasi 400 gli ultras della Battipagliese che avevano raggiunto, con pullman organizzati e mezzi propri, l’impianto sportivo cilentano, dei quali solo 250 provvisti di regolare tagliando d’ingresso acquistato in prevendita. E proprio l’espresso diniego ad entrare da parte degli steward nei confronti dei senza biglietto, innescava i primi disordini davanti ai cancelli d’ingresso, richiedendo l’immediato intervento delle forze dell’ordine, i quali non riuscivano ad arginare l’impeto dei tifosi accalcati davanti all’entrata, che sfondavano così i cancelli per approfittare agevolare l’accesso, in massa, anche degli oltre 150 tifosi sprovvisti di biglietto. Poco dopo, il dispiegamento di carabinieri raddoppia con l’arrivo dei cellerini, delle unità cinofile ed in tenuta antisommossa, al fine di sorvegliare a vista gli ultras della Battipagliese penetrati nello stadio. Nessun contatto, invece, tra le opposte tifoserie.  

 

È DI NAPOLI IL CARABINIERE FERITO: PER LUI, FRATTURA AL MALLEOLO

 

Rabbia e sconcerto tra i numerosi carabinieri intervenuti, e loro malgrado coinvolti, negli incidenti avvenuti nel burrascoso prepartita di Agropoli-Battipagliese con gli ultras di fede bianconera. Il militare dell’Arma rimasto ferito negli scontri, infatti, ha riportato la frattura del malleolo del piede sinistro ed escoriazioni varie sul corpo. Si tratta di un appuntato di 43 anni in servizio presso la stazione di Rutino, originario di Napoli ma residente da molti anni ad Omignano. Nella colluttazione tra manganellate e spintoni, si sarebbe accasciato restando incastrato nel telaio in ferro di una delle barriere utilizzate per incanalare la folla ai varchi d’ingresso, laddove le prime confusionarie ricostruzioni parlavano del battente di uno dei cancelli antistanti la tribuna “Margiotta”. Trasportato d’urgenza in ambulanza all’ospedale civile di Agropoli, sito proprio di fronte allo stadio “Guariglia”, è stato subito visitato dall’equipe medica coordinata dal dottor Antonio Sansone, primario del reparto di Traumatologia. Scosso ed in evidente stato di shock per l’accaduto, l’appuntato dei carabineri è stato ingessato ed ha trascorso la notte presso il nosocomio agropolese prima di essere dimesso, nella mattinata di ieri. Per lui, una prognosi di almeno 30 giorni: tra una settimana, dovrà sostenere una nuova visita ortopedica ad Agropoli che decreterà, o meno, la necessità di intervenire chirurgicamente per sanare la frattura. A prelevarlo dall’ospedale i familiari e molti colleghi dell’Arma, alcuni dei quali hanno riportato lievi contusioni negli scontri, i cui commenti in sala d’attesa sono densi d’incredulità e fermezza, mirati a sottolineare la presunta determinazione della tifoseria battipagliese nel voler entrare a tutti i costi senza biglietto.

 

REAZIONI BATTIPAGLIESE

 

La notizia dell’arresto dei quattro giovani ultras battipagliesi ha immediatamente fatto il giro della città innescando reazioni miste di sconcerto e rammarico. La società bianconera, infatti, è stata rilevata in estate proprio da un gruppo di tifosi storici del sodalizio bianconero, come ricorda il direttore sportivo Franco Palo: “Siamo veramente dispiaciuti per l’accaduto, poiché la Battipagliese è, in tutti i sensi, dei suoi tifosi, senza i quali sarebbe scomparsa. Si è trattato di un attimo di follia, perché fino a domenica i nostri sostenitori, soprattutto fuori casa, hanno avuto un comportamento esemplare. Anzi, sono stati e sono la nostra forza, visto che hanno la Battipagliese in mano nel senso letterale del termine. Ci dissociamo, ovviamente, dai facinorosi che provocano incidenti rovinando quanto di buono stanno facendo, invece, i veri tifosi con tanti sacrifici. Tutto questo non è calcio e non ci appartiene, noi pensiamo soltanto al campo e ad onorare i colori bianconeri”. Tutti, a Battipaglia, danno infatti merito a tifosi come Giuseppe Lupone, divenuto presidente, così come ai vari Giulio Di Feo, Franco Marchesano, Luca Aurilio, Vito Pacella, Rocco Villecco e al consigliere comunale Carmine Pagano, di aver dato luogo quest’anno ad un trait d’union perfetto città-società-squadra-tifosi, e l’arresto dei quattro ultras rappresenta una macchia spiacevole in un’annata fin qui superlativa, un vero miracolo sportivo. Il primo cittadino, Giovanni Santomauro, è stupito al riguardo: “È un episodio che mi sorprende ed addolora. Sono certo che la giustizia accerterà eventuali responsabilità, ma l’immagine di una città perbene come Battipaglia non può e non deve essere rovinata dal gesto isolato di qualcuno”. Nella serata di ieri, un comunicato diffuso dai gruppi del tifo organizzato ha espresso l’auspicio che tali episodi di violenza non si ripetano mai più.

 

 

REAZIONI AGROPOLI, DURO FRANCO ALFIERI

 

Anche ad Agropoli non sono mancati i commenti sugli incidenti di domenica. Il presidente del club cilentano, Carmine Adinolfi, è a dir poco avvilito: “Sono episodi che non dovrebbero accadere mai. Purtroppo abbiamo visto poco o niente perché eravamo intenti a preparare la partita in campo e negli spogliatoi, ma ci tengo a precisare che tra le opposte tifoserie, durante la gara, non è accaduto assolutamente nulla. Anzi, hanno dato luogo ad una cornice di entusiasmo e calore impeccabile. Atti di razzismo contro uno dei nostri steward in quanto extracomunitario? Personalmente non mi risulta, ma prendiamo comunque le distanze da tutti gli atti di violenza che si sono verificati all’esterno dello stadio e dei quali non possiamo essere responsabili. Ci dispiace molto per l’appuntato finito in ospedale con una gamba rotta, ma parlare di queste cose, per me che faccio pallone da tanti anni, mi arreca solo dispiacere e sconforto. Preferisco pensare al calcio vero, quello in cui noi crediamo”. Drastico e sdegnato, invece, il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri: “Ciò che è accaduto domenica è inqualificabile ed inaccettabile. Abbiamo registrato ingenti danni nel settore ospite, di recente inaugurato, per non parlare del carabiniere finito in ospedale e dell’ingresso senza pagare dei tifosi avversari. Credo sia molto meglio per tutti che queste persone vengano isolate ed invitate a rimanere a casa, la domenica, invece di andare in giro a fare danni ed a rovinare quelle che dovrebbero essere giornate di sport e di svago”.  Anche il difensore Maurizio Coppola, che ha militato in entrambe le squadre, esprime stupore: “Conosco bene entrambe le tifoserie e mai credevo che potesse succedere una cosa simile. Siamo dispiaciuti anche noi calciatori, che del pubblico e di stadi sicuri sentiamo il bisogno per scendere in campo motivati”.



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