FISCIANO. Diffusi in queste ore i risultati della classifica "THE Times Higher Education World University Rankings 2020", la più importante ricerca internazionale che valuta ogni anno le prestazioni delle università mondiali. Lo studio rappresenta ad oggi la più vasta attività di valutazione e monitoraggio del mondo universitario. “THE Times” rileva, infatti, le performances di migliaia di università mondiali considerando le loro mission fondamentali: didattica, ricerca, trasferimento delle conoscenze, prospettive internazionali. In questa edizione l’Università di Salerno conferma il proprio posizionamento nella top 400 degli atenei mondiali e si colloca al 7° posto tra gli atenei statali d'Italia presenti nel ranking. Inoltre, sempre dal confronto con gli atenei nazionali, l’Università di Salerno è il primo Ateneo del Sud anche in questa classifica, al pari di quanto accade in quelle nazionali.
“Siamo orgogliosi di aprire l'anno accademico con questi risultati - dichiara il rettore Tommasetti - La classifica The Times, che rappresenta ad oggi la più corposa graduatoria universitaria internazionale, ci colloca al 372° posto al mondo, primi in assoluto al Sud anche quest’anno”.
Qualità dell'insegnamento, reputazione accademica, citazioni scientifiche, capacità di attrarre finanziamenti esterni e internazionalizzazione sono i parametri presi in considerazione per comporre il ranking. L'Ateneo di Salerno brilla in particolare per l’indicatore “Citations” (influenza scientifica) che esamina il ruolo delle università nella diffusione di nuove conoscenze e che viene studiato calcolando il numero di volte in cui i lavori di ricerca pubblicati da una università vengono citati da studiosi a livello mondiale. Per questo indicatore, l'Università di Salerno è ancora prima tra le italiane (al pari del “San Raffaele” di Milano tra le private) e all’85° posto al mondo con un punteggio pari a 94 (87.8 lo scorso anno).
“E proprio in riferimento alla Ricerca - continua il rettore - dopo la privata e tematica “San Raffaele” di Milano ci siamo noi come università Italiana più influente. È un risultato di cui non possiamo che essere soddisfatti e che va a premiare gli sforzi messi in campo in questi anni per rendere UNISA un punto di riferimento a livello internazionale. Guadagnare posizioni nel confronto con gli atenei del mondo è, a mio parere, uno dei modi più efficaci per migliorare le prospettive di studio, formazione e lavoro per i nostri giovani, che rappresentano sempre il punto di riferimento delle nostre azioni”.