Attualità
Vallo, Ametrano spiega debiti Yele: "Comuni insolventi, denunceremo sindaci"
Redazione
27 gennaio 2012 11:34
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VALLO DELLA LUCANIA. Continua a tenere banco la vicenda che ha travolto la Yele, la società che gestisce i rifiuti in ben 48 comuni del Cilento, interessata da un sequestro preventivo di beni “per equivalente”, per un valore di 950mila euro, per omessi versamenti Iva ed Irpef riscontrati dalla Guardia di Finanza della tenenza di Vallo. “La colpa del nostro dissesto finanziario è dei comuni insolventi”: questa l’accusa di Marcello Ametrano (nella foto), vicesindaco di Vallo della Lucania e presidente della Yele dal 2010, che, dalle colonne dei quotidiani di oggi, annuncia denunce penali nei confronti dei comuni di Ascea, Centola e Camerota, morosi per oltre 3,5 mln di euro. Camerota, infatti, ha un debito di 1,8 milioni di euro; Ascea 1 milione e 350mila euro, mentre Centola 800mila. “Pagheremo tutti i debiti all’Erario a rate entro cinque anni, ma denunceremo tutti, dai sindaci ai dirigenti dei vari settori, che hanno generato tale situazione”, tuona Ametrano che, in un esposto presentato al prefetto di Salerno, ha chiesto l’invio di commissari ad acta per verificare i conti dedicati e soprattutto in rosso, visto che i debiti accumulati dalla società pubblico-privata sfiorano i 15 milioni di euro. “Nonostante siano stati bloccati alcuni mezzi – rassicura Ametrano – continueremo a svolgere il nostro lavoro”. Intanto, però, ci sono 250 operai che reclamano mensilità arretrate. “Sono mortificato – si scusa Ametrano – comprendo la disperazione dei dipendenti, che hanno tutti una famiglia. Cercheremo di pagare subito almeno uno stipendio ciascuno, ma non comprendo l’atteggiamento di certi sindaci, i quali, non versando la propria quota alla Yele, danneggiano gli operai che lavorano nei loro comuni”.



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