Attualità
Trentinara-Sicignano, scoperte discariche abusive di rifiuti speciali dalla Forestale
Comunicato Stampa
30 gennaio 2012 16:25
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Il Corpo Forestale dello Stato del C.T.A. di Vallo della Lucania, diretto dal v.q.a. Fernando Sileo nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, non da tregua all’attività di contrasto agli eco-illeciti e di difesa del patrimonio ambientale: di recente, sono stati scoperti la gestione illecita di una discarica (nella foto) costituita da rifiuti speciali pericolosi e un taglio di bosco ceduo comunale abusivo nei comuni di Trentinara e Sicignano degli Alburni.
Gli Agenti del Comando Stazione Forestale di Capaccio, diretti dal comandante Marta Santoro, unitamente a personale del Comando Stazione Forestale di Laurino, nell’ambito di accertamenti relativi a smaltimenti illeciti di rifiuti, hanno scoperto in località “Capi Soprani” in agro di Trentinara, in zona C2 del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, un’area di circa 2000 mq recintata lungo il confine con la strada comunale, con muretti a secco e cancello d’accesso di ferro chiuso con catena e lucchetto, al cui interno venivano rinvenuti rifiuti costituiti all’apparenza da autoveicoli fuori uso. Da successive indagini, condotte dagli uomini della Forestale, veniva accertato che il sito risultava abusivo e privo di alcun titolo autorizzativo, né ai fini urbanistici, né per lo smaltimento di rifiuti, e che già in precedenza fu posto sotto sequestro.
Accertato l’abuso, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, ponevano sotto sequestro l’intera area, contenente numero 8 carcasse di autoveicoli in disuso e altri rifiuti ferrosi di vario genere, deferendo alla competente Autorità Giudiziaria di Salerno M.G. di 53 anni, responsabile dell’illecito.

Mentre il Comando Stazione Forestale di Petina, alla loc. “Lupacchini” in agro di Sicignano degli Alburni,   zona  ricadente nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, nonché in zona SIC e ZPS, procedeva al sequestro di un bosco ceduo utilizzato per circa 4500 mq, oltre a circa 400 quintali di materiale legnoso.
Dai rilievi eseguiti, si è accertato che il taglio del bosco di proprietà comunale,veniva eseguito senza qualsiasi titolo autorizzativo degli Ente preposti: Comunità Montana, Regione Campania settore foreste e ambiente, Ente Parco e Soprintendenza dei B.A.A.A.S., e che quindi ai fini di conservare integro il corpo di reato, nonché per evitare che lo stato dei luoghi venisse mutato, gli uomini del Corpo Forestale  ponevano a sequestro preventivo e probatorio l’intera area, deferendo alla competente A.G. di Salerno tutti gli autori del reato.



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