Attualità
Puc Capaccio, Paolino accusa ancora Forte: "Ha percepito compensi che non gli spettavano"
Redazione
31 gennaio 2012 09:25
Eye
  1764

CAPACCIO. Continua l'aspro botta e risposta, a distanza, tra l'arch. Francesco Forte, progettista del nuovo Puc del comune di Capaccio Paestum, ed il prof. Paolo Paolino, già presidente del Consiglio comunale capaccese. Al riguardo, riceviamo e pubblichiamo, integralmente, una nota inviata al nostro editore, Alfonso Stile, a firma del prof. Paolino:

"Egr. Direttore Stile, sono venuto a conoscenza dai suoi organi d'informazione televisivi e su Internet di essere stato oggetto di attenzione in una recente esternazione del prof. Francesco Forte, tecnico incaricato della redazione del PUC di Capaccio. È opportuno ricordare che il prof. Forte, nel corso della seguitissima intervista telefonica del 22 Dicembre 2010 a Lei rilasciata in esclusiva, apostrofò più volte “ignoranti” i cittadini capaccesi affermando che a Capaccio “l’ignoranza è grassa”. Dichiarò, altresì, che sino alla pubblicazione del suo libro “Il caso Capaccio Paestum – la relazione programmatica”, Paestum "era completamente sconosciuta, mentre per suo merito ora è conosciuta in tutto il mondo". Queste sarebbero le credenziali di un “protagonista” della cultura contemporanea?

I giudizi espressi dal “professore” non scalfiscono però minimamente la validità di quanto sostenuto nel corso del procedimento di formazione del PUC ed in particolare il contenuto delle mie Osservazioni generali presentate alla proposta di PUC.

Le valutazioni del “professore” assumono, in questo momento, un particolare significato, atteso che lo stesso, unitamente ad altre persone, come riferito da organi di stampa, sarebbe oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica di Salerno per fatti relativi al PUC. Dalla esternazione si evince, in modo inequivoco, che il “professore” disattese le direttive del Consiglio Comunale del luglio 2008. Si tratta evidentemente di un modo tardivo per giustificare problemi di ordine contrattuale in quanto i ritardi nell’espletamento del mandato determinarono richieste di ulteriori emolumenti.  Gli emolumenti che gli furono riconosciuti non erano dovuti in quanto i ritardi erano imputabili in larga misura al fatto che il “professore” aveva disatteso le direttive del Consiglio Comunale. Tale circostanza risulta peraltro confermata dalla nota del responsabile III settore Prot. n°. 5757 del 10.02.2009 che recita: ”in definitiva ad avviso dello scrivente nulla è dovuto al redattore incaricato prof. Arch. Francesco Forte per i maggiori tempi  necessari alla conclusione della redazione del PUC e del RUEC”.  Il “professore” nei miei riguardi così scrive: ”In rapporto al ruolo del Presidente del Consiglio Comunale” la prima grandissima responsabilità va individuata nelle carenze presenti nella deliberazione assunta nel Luglio 2008 concernente gli indirizzi alla progettazione”; “il Presidente ha invece patrocinato la genesi di una delibera di indirizzo costruita con modalità tali da poter ammettere tutte le tesi possibili, generali e di dettaglio, naturalmente per essere tale confusa, contraddittoria, non comunicante; “il Presidente avrebbe voluto ricondurre l’elaborazione della proposta di PUC alle sue tesi, tra le molte proposte negli indirizzi, ma ciò in contrasto con quanto sancito dalla L.R. 16/2004, che attribuisce alla Giunta Comunale tale ruolo”. Quanto asserito dal “professore” merita alcune considerazioni:

  1. non  si comprende perché il “professore” all’epoca (luglio 2008) non eccepì, quanto ora asserito, ovvero che la delibera di indirizzo era tanto carente  da ammettere tutte le tesi possibili che la rendevano confusa e contraddittoria e ciò nonostante proseguì nella redazione progettuale;
  2. stupiscono  le recenti censure sulla delibera di indirizzo considerato peraltro che nel corso di una audizione pubblica sul PUC del Novembre 2008 dichiarò che non avrebbe fatto un progetto d’autore bensì quello del consiglio Comunale;
  3. personalmente non ho mai inteso ricondurre il PUC alle mie tesi ma ho solo sostenuto che venissero, nella formulazione della proposta, osservati gli indirizzi  del Consiglio Comunale. Era mio precipuo dovere istituzionale garantire la corretta esecuzione degli atti consiliari;
  4. sono state chiamate in causa competenze della Giunta Comunale in una fase del procedimento la cui competenza  apparteneva al Consiglio Comunale come previsto dall’art. 42 del D.Lgs 18.08.2000 n°. 267.  Il Consiglio si attenne alle disposizioni della Delibera di G. R n°. 834 dell’  11.05.2007 la quale al punto 4.2, tra gli elaborati del PUC, e precisamente nella relazione, dovevano essere previsti: ” a) gli obiettivi e i criteri adottati dal Consiglio Comunale posti a base della elaborazione del Piano”. In quella fase del procedimento la Giunta non aveva alcuna competenza.
  5. Al fine di ricondurre le problematiche sul PUC alla verità dei fatti, è opportuno evidenziare che il Consiglio Comunale con proprio atto n° 17 del 06.03.2009 deliberava quanto segue “5. di prendere atto, infine, che la predetta bozza di relazione programmatica (quella presentata dal “professore”) non soddisfa allo stato gli indirizzi, obiettivi e criteri adottati dal Consiglio Comunale con proprie delibere n°. 65 del 21.07.2008 e n°. 66 del 21.07.2008; “ di rimettere, pertanto al Prof. Arch. Francesco Forte, affinché proceda, all’esito di un generale ed approfondito riesame degli stessi, alla elaborazione di una nuova relazione programmatica, tenuto conto degli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale, esaminate le determinazioni assunte dalla commissione PUC, le note del Presidente del Consiglio e le risultanze delle pubbliche assemblee”. Il deliberato non si presta ad equivoci come si evince dal testo. Le tesi in questione non erano quelle del Presidente del Consiglio bensì quelle del Consiglio Comunale il quale aveva rispedito gli elaborati al “professore” in quanto lo stesso aveva disatteso gli indirizzi consiliari. Nemmeno in tale occasione il “professore” eccepì che la delibera di indirizzo era confusa e contraddittoria.

Il “professore” mi attribuisce anche la responsabilità di denigrare l’operato della sua struttura “con palesi falsità riproposte sulla entità della sua remunerazione”. Nel merito ho sostenuto e confermo che al “professore” non andavano riconosciuti ulteriori e maggiori emolumenti, come invece è avvenuto, in quanto le cause dei ritardi della redazione del PUC erano riconducibili al fatto che il progettista aveva disatteso gli indirizzi consiliari come è emerso ora chiaramente dalla esternazione de quo.

È doveroso precisare che al “professore” furono riconosciuti compensi per oltre 450.000 euro e che con delibere di giunta comunale nr. 434 e nr 473 del 2009 gli fu conferito anche l’incarico per i piani attuativi con un compenso massimo di altri 100.000 euro. Inoltre la delibera nr.  45 del 28 maggio 2009 dell’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici precisò che gli incarichi di progettazione di strumenti urbanistici dovevano avvenire secondo le norme sugli appalti pubblici. Alla luce di tali fatti ritengo che sui rapporti contrattuali sia opportuno che la prossima amministrazione Comunale revochi l’incarico per i PUA, accerti la regolarità, sotto il profilo giuridico, dei conferimenti degli incarichi per il PUC, il Piano casa, ed i  PUA, verifichi la regolarità delle retribuzioni riconosciute e la sussistenza di eventuali danni patrimoniali  patiti dal Comune.

Per gli accertamenti relativi alla disapplicazione delle delibere di  indirizzo consiliare,  alla violazione e disapplicazione del D.M. 2 aprile 1968 nr. 1444, della legge regionale nr. 16/2004 e delle altre leggi statali e regionali, (tutto analiticamente indicato nelle osservazioni alla proposta di PUC presentate il 22 giugno 2011 prot. 22931), resto in fiduciosa attesa della conclusione delle indagini in corso".  

                                                                                                                                                   prof. Paolo Paolino

Già Presidente del Consiglio Comunale di Capaccio



Logo stiletvhd canale80
Immagine app
SCARICA
L’APP