Attualità
16 GENNAIO
16 GENNAIO
Capaccio Capoluogo celebra Vincenzino Guazzo a 103 anni dalla nascita
Comunicato Stampa
13 gennaio 2020 14:51
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CAPACCIO PAESTUM.  Giovedì 16 gennaio, noi cittadini tutti di Capaccio Paestum e del pio Cilento, siamo invitati a partecipare con viva fede, alla cerimonia in occasione del centotreesimo anniversario della nascita del nostro concittadino, il Chierico Salesiano Vincenzino Guazzo, che si terrà alle ore 17,30 presso la chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo in Capaccio Capoluogo e dove sarà celebrata una Santa Messa da parte dei sacerdoti presenti per la ricorrenza. Si ritiene opportuno ricordare che il nostro Vincenzino nacque qui, a Capaccio, il 16/01/1917 da Antonio Guazzo e Lucrezia Grattacaso. Era nipote di Mons. Francesco Guazzo (parroco di Capaccio dal 28 novembre 1915  al 27 marzo 1950) e fratello di Mons. Giovanni (parroco di Capaccio dal mese di marzo 1950 al 5 novembre 1967) entrambi predecessori del compianto Mons. Alfredo Renna (parroco di Capaccio dall’ 11 febbraio 1968 fino al mese di Gennaio del 2010), tutti parroci della Chiesa di S. Pietro Apostolo nonché rettori del Santuario Diocesano dedicato alla Vergine del Granato fino al 23 aprile 1991. Successivamente a tale data divenne rettore del Santuario Padre Domenico Fiore, Eremita Carmelitano, che con grande gioia in occasione della festa del 15 agosto 2019 esprimendosi sulla figura di Vincenzino, ha posto in particolare risalto il suo discorso sull’Assunzione di Maria Vergine, scritto in occasione della festa del 15 agosto 1935, esattamente quindici anni prima della proclamazione del dogma dell’Assunzione voluto il 1° novembre 1950 da Sua Santità Papa Pio XII.

Vincenzino  morì giovanissimo il 14/11/1939 all’ età di 22 anni  presso la Casa Salesiana San Giovanni Bosco di Andria  (Ba) lasciando dietro di sè un alone di santità e determinando alcune guarigioni miracolose subito dopo la sua morte, molte delle quali sono state riportate all’interno del  “Periodico  Religioso Sociale il Calpazio”. La sua scia di fervente cristianità e santità fece parlare molto a lungo l’intera popolazione che in occasione della sua morte ebbe addirittura così ad esprimersi : “E’ morto il Santo”. La circostanza venne fatta oggetto di numerosi articoli sulle maggiori testate giornalistiche del tempo tra le quali  Il Mattino,  il Roma e molte altre. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare alla commemorazione del giorno 16 gennaio, ed in modo particolare coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo o anche solamente di aver avuto un   contatto  o addirittura aver ricevuto qualche grazia.



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