AGROPOLI. Dieci aziende cilentane su undici sottoposte a controllo hanno presentato violazioni in termini di tutela dell’ambiente, con la scoperta di scarichi illeciti nel fiume Alento e con le relative sanzioni, pari a 20mila euro. E’ questo l’esito dell’operazione ‘Alento River’, illustrata stamane al Palazzo Civico delle Arti di Agropoli dalla locale Guardia Costiera, agl’ordini del tenente di vascello Giulio Cimmino e coordinata dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, diretta dal procuratore capo Antonio Ricci. Mesi di controlli, di screening sul territorio, anche “preventivo” con un telerilevamento con l’ausilio di un elicottero, con l’individuazione di macchie cromatiche nel fiume cilentano. Da qui l’ispezione di aziende, operanti in vari settori, con le relative sanzioni comminate e le prescrizioni per poter riprendere, in modo conforme l’attività. E c’è chi ha messo in regola la propria struttura, adeguandosi alle norme vigenti in tema di tutela ambientali. Presenti stamane anche il comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Daniele Di Guardo ed il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, Tommaso Pellegrino che ha formulato il suo ringraziamento agli organi competenti per l’operazione ‘Alento River’, a difesa dell’area protetta.