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Capaccio Paestum, Fase 2: minoranza chiede tamponi per categorie più esposte
Comunicato Stampa
03 maggio 2020 23:25
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CAPACCIO PAESTUM. Emergenza Coronavirus ed enizio della cosiddetta Fase 2 a Capaccio Paestum. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dai consiglieri comunali di minoranza Enzo Sica, Franco Longo, Italo Voza e Luca Sabatella, indirizzata all’Amministrazione comunale ed alla direzione del Distretto 69 Capaccio-Roccadaspide dell’Asl di Salerno.

Noi sottoscritti consiglieri comunali, alla luce della criticità di un’emergenza sanitaria internazionale assolutamente straordinaria ed imprevedibile, nell’esprimere forte preoccupazione per la situazione socio-sanitaria determinatasi e che interessa anche la nostra Comunità; considerato che dalla situazione di emergenza epidemiologica in atto derivano gravi ripercussioni sotto il profilo sanitario, economico e sociale dell’intera comunità locale, tali da richiedere ogni azione e supporto che possa essere ulteriormente utile a sostegno dell’intero tessuto sociale ed economico cittadino; tenuto conto che l’Unità di Crisi della Regione Campania ha approvato il Protocollo Operativo del Piano Regionale per lo screening di sorveglianza Covid-19 del 23/4/2020, nella prospettiva della riapertura di attività economiche e servizi. Con detto Piano, nel quale l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno viene posto in un ruolo di coordinamento ed al quale la Regione attribuisce un ruolo nevralgico, sono stati fissati obiettivi chiari, tra cui: capillare controllo del territorio; monitoraggio mirato, prioritariamente ai soggetti a rischio; monitoraggio dei lavoratori delle attività già in attività; favorire condizioni di sicurezza per la ripresa economica; che in detto Protocollo viene, altresì, auspicata la collaborazione delle Amministrazioni Comunali.

Ritenuto necessario creare condizioni ideali per la progressiva ripresa delle attività economiche e commerciali, al fine di rendere stabile nel tempo, e sicura dal punto di vista sanitario, la graduale ripresa del territorio e permettere la ripresa delle attività economiche nella concreta tutela della salute dei cittadini. Visto che la cosiddetta Fase 2 partirà lunedì 4 maggio e numerose saranno le disposizioni alle quali le attività lavorative dovranno attenersi per consentire la salvaguardia della salute dei cittadini. Alla luce dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e dalle ordinanze del Presidente della Regione che si sono susseguite nonché delle disposizioni contenute nel DPCM del 26 aprile 2020, proponiamo alla S.V., quale capo dell’Amministrazione comunale nonché autorità sanitaria locale, di intraprendere in questa fase emergenziale, di concerto con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e con gli uffici periferici dell’Azienda Sanitaria Locale, ogni utile iniziativa per favorire l’implementazione del sistema di sorveglianza sanitaria ed epidemiologica sul territorio comunale, attraverso una capillare azione di monitoraggio della popolazione suscettibile, con l’obiettivo di:

- contenere e stabilizzare l’andamento dell’epidemia nel nostro Comune;

- garantire un capillare controllo del territorio in base ad un meticoloso protocollo scientifico;

- attivare un monitoraggio mirato per i soggetti a rischio cosi come definiti nella Pianificazione Regionale, ovvero: personale di Pubblica utilità a sostegno dell’emergenza inteso come strutture operative del servizio nazionale; associazioni di volontariato a sostegno dell’emergenza; operatori ecologici e del trasporto pubblico; operatori per la vendita e la distribuzione di beni di prima necessità (farmacie, parafarmacie negozi alimentari, ecc.); altre aziende attraverso una massiccia campagna di tamponi come prescritto nel suddetto Decreto;

- favorire condizioni di sicurezza sanitaria per la graduale ripresa delle attività economiche e commerciali;

- favorire la ripartenza delle attività assistenziali ambulatoriali momentaneamente sospese (distretti sanitari, studi medici MMG e PLS).

Con l’occasione, invitiamo l’Amministrazione Comunale di verificare urgentemente e vigilare su quelle che sono le dotazioni DPI (dispositivi di protezione individuale) e i supporti a protezione e tutela della salute dei lavoratori della Raccolta dei Rifiuti che, sulla base di quanto è stato riferito, espletano attività lavorativa in mezzi ristretti (distanza di sicurezza ridotta), utilizzano mascherine non proprio idonee (verificare se conformi oppure NO), non dispongono di tute bianche e ricambi vestiario da lavoro (lavano in casa gli indumenti utilizzati), vi è carenza di appositi gel sanificanti, etc.

Allo stesso tempo suggeriamo di vigilare e richiedere a tutti gli operatori pubblici, sia a tutela della loro salute che di quella dei cittadini onde prevenire qualsiasi forma di possibile contagio, di indossare ‘sempre’ le mascherine e i guanti di protezione. Immaginiamo che sia tempo di cooperazione ed unità per salvaguardare, con decisioni condivise, tutta la cittadinanza riducendo il più possibile gli inevitabili disagi che ne derivano. 



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