Era stato già ampiamente annunciato, e tra pochi mesi si concretizzerà, un traguardo importantissimo per
In merito all’imminente apertura della filiale di Salerno, abbiamo intervistato il direttore, Antonio Marino (nella foto).
Tutto il territorio era a conoscenza della scelta di aprire una filiale a Salerno, ma come è nata questa decisione?
“È stato l’unico sbocco logico. Siamo già presenti a Santa Cecilia di Eboli e potevamo andare a Battipaglia, dove però c’è già un’altra BCC come del resto a Pontecagnano. Quindi, ci è sembrato giusto fare il salto e arrivare direttamente a Salerno”.
Quando si prevede, esattamente, l’inaugurazione?
“Verosimilmente si farà il primo luglio, salvo ritardi dovuti a lavori di adattamento della sede. Ad ogni modo, abbiamo tutti l’intenzione di fare in fretta”.
Cosa si aspetta da questo nuovo traguardo?
“Non è un traguardo, è solo un’opportunità. Oggi, le piccole banche hanno, più delle altre, la necessità di accrescere i volumi intermediari. Infatti, alla luce di questa crisi dura e lunga, i costi sono rimasti invariati se non addirittura cresciuti, mentre i ricavi si sono ridotti sensibilmente per effetto del calo dei tassi. Il margine di intermediazione si è drasticamente ridotto. Di conseguenza, con la riduzione dei margini, se non si accrescono i volumi si va incontro a risultati disastrosi. Per questo Salerno per noi rappresenta un’opportunità per accrescere tali volumi e far lievitare i ricavi. La Banca, oggi, ha un basso rapporto impieghi/depositi. Considerando l’ampio bacino di utenza che Salerno rappresenta, possiamo far crescere positivamente gli impieghi. Non sarà facile, perché oggi si è assottigliato di molto il merito creditizio delle famiglie ed anche delle piccole imprese. Occorrerà una sana e prudente gestione, ma per il calcolo delle probabilità, quando si è in presenza di una numerosa utenza potenziale, cresce anche la possibilità di intercettare clienti buoni e con adeguato merito creditizio. Così abbiamo ragionato anche noi quando ci siamo avviati a richiedere lo sportello di Salerno”.
Quali benefici potrà innescare per la Valle del Calore questo nuovo rapporto provincia/città?
“La nostra Banca è orgogliosamente portabandiera della Valle del Calore, imponendosi, nel tempo, anche nella Piana di Paestum e dell’Alto Sele. Speriamo che riesca a fare altrettanto anche a Salerno. In tal caso, può fare da apripista ad altri imprenditori che vorranno venire ‘in città’ a proporre i loro servizi o i loro prodotti e trovare già un partner elettivo. Non a caso, abbiamo previsto anche un apposito ufficio (attrezzato con fax, internet, telefono, fotocopiatrice, ecc.) a disposizione dei nostri clienti dove potranno incontrare i loro partner su Salerno o in arrivo dalla provincia”.
Perché a Salerno dovrebbero preferire
“Questa è una bella domanda. Intanto, perché sono tre anni che siamo sponsor della Salernitana Calcio! Scherzi a parte, in una città dove vi sono tanti sportelli di banche che hanno i loro lontanissimi centri decisionali al di sopra di Roma, noi ci proponiamo come banca locale con l’immediatezza delle decisioni e la conoscenza della comunità. Perché siamo una cellula del credito cooperativo e, non a caso, siamo le banche che, in questo delicato momento, godono dei maggiori favori della critica per tanti buoni motivi. Perché abbiamo fatto, a suo tempo, un’indagine di mercato e ci siamo resi conto che i tassi e le condizioni praticate dalle banche sulla piazza di Salerno sono peggiori delle nostre. Perché siamo una banca cooperativa e, come tale, partiamo già con oltre 200 soci salernitani che hanno condiviso il nostro progetto e sono pronti a sostenerci. Perché i tantissimi cilentani che vivono a Salerno già ci hanno adottato ed aspettano l’apertura dello sportello per sentirsi come a casa loro. Infine, perché tra tante grosse banche che si trovano a Salerno, noi siamo, invece, una giovane banca che ha tutta l’agilità delle piccole, ma anche tutta la forza delle grandi. Siamo smaniosi di dimostrarlo”.