SALERNO. Personale della Polizia di Stato in servizio presso le Squadre Mobili delle Questure di Potenza e Salerno, coadiuvato dai colleghi delle Questure di Vicenza e Caserta, all’alba di oggi, ha eseguito, nelle province di Salerno, Vicenza e Caserta un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, nei confronti di cinque indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’attività di indagine iniziata la sera del 27 agosto 2015, a seguito di un intervento per overdose di un giovane tossicodipendente potentino nella centralissima via Due Torri di Potenza – da qui il nome dell’operazione – ha consentito di ricostruire gli illeciti affari di un sodalizio criminale, il cui centro decisionale e di coordinamento si radicava nella città di Salerno, capeggiato dal 26enne Gaetano Romanato, costituito da soggetti in parte uniti da legami di parentela, il 24enne fratello Giovanni, la 25enne fidanzata Flavia Grimaldi, il 36enne Tommaso Santoro, che si riforniva principalmente da un cittadino di origini nigeriane, il 28enne Osas Omoragbon dimorante nella città di Aversa (CE). L’attività degli investigatori ha permesso di stabilire che lo stupefacente commercializzato dal gruppo criminale, all’atto dell’acquisto dal fornitore nigeriano era confezionato all’interno di un involucro in cellophane a forma di uovo, il cui peso variava dai 5 ai 10 grammi e, suddiviso in dosi, veniva venduto al consumatore finale, ad un prezzo variabile di 20/30€ a confezione, consentendo un considerevole volume d’affari al predetto gruppo criminale. Le indagini hanno consentito di ricostruire le diverse fasi degli illeciti traffici – il reperimento dello stupefacente, le trattative preliminari, le modalità dei pagamenti, l’organizzazione dei diversi “viaggi” per l’approvvigionamento dello stupefacente in direzione di Aversa (CE) -, fino alla successiva consegna della droga per il minuto spaccio. Lo sviluppo delle investigazioni, in cui sono risultate coinvolte, a vario titolo, altre 14 persone – a cui è stato contestualmente notificato avviso di conclusione indagini per i singoli episodi di spaccio – ha acclarato che il sodalizio aveva esteso il raggio d’azione, arrivando anche a coinvolgere altri familiari residenti nella regione Veneto, in particolare nel comune di Schio, in provincia di Vicenza, ed ha consentito di individuare i cinque componenti dell’associazione dedita allo spaccio di sostanza stupefacente (eroina e cocaina), nonché i pusher, operanti nelle città di Salerno, Battipaglia (SA), Bellizzi (SA) e Capaccio (SA), nonché nella città di Potenza e in quest’ultima provincia, in particolare nei pressi degli svincoli autostradali di Balvano e Picerno.