Attualità
Crediti arretrati al Comune di Capaccio, la proposta di Ragni
Redazione
11 marzo 2010 09:57
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Il Comune di Capaccio Paestum deve incassare oltre 12 milioni di euro per consistenti crediti arretrati derivanti dalla Tarsu, dalle violazioni del Codice della strada e per il servizio di depurazione e fognature. Per questo, il capogruppo della formazione “Vince il territorio” di Capaccio Paestum, Nicola Ragni (nella foto), propone di dare il via a commissioni consiliari per esaminare le situazioni debitorie di molti cittadini ed attività che non hanno pagato le tasse comunali. “Chiederemo – afferma Ragni - il blocco delle concessioni e delle licenze per quei lidi o alberghi che non sono in regola con i pagamenti. La richiesta, sottoscritta insieme ai consiglieri di minoranza Troncone, Longo, Vicidomini, Mauro e Voza, volta all’avvio dell’esame dei crediti vantati dal Comune di Capaccio Paestum nei confronti di cittadini e di attività commerciali e turistiche, ha prodotto gli effetti richiesti. Sono state convocate numerose commissioni per esaminare le posizioni debitorie di molti cittadini e di molte attività in debito col Comune per tasse comunali non versate”. Infatti, al 31 dicembre 2009, i soldi per tributi e tasse comunali non ancora incassati al Comune di Capaccio Paestum ammontano a 9.079.004,76 euro per la tassa sui rifiuti solidi urbani, 2.164.913,65 euro per le violazioni al codice della strada e 1.100.814,48 euro per tasse relative al servizio di depurazione e fognario. Una situazione di insolvenza delle strutture turistiche e dei cittadini  che incide sul bilancio comunale, come è stato evidenziato anche dal presidente del Consiglio, prof. Paolo Paolino, in una nota inviata, lo scorso febbraio, al sindaco Pasquale Marino. “Il fine che l’opposizione si prefigge – conclude Ragni – è quello della trasparenza e dell’equità fiscale e cioè il pagare tutti per pagare meno. Da un primo esame, invece, risultano dati preoccupanti che, se non corretti tempestivamente, potrebbero portare alla rovina del Comune”. Infatti, numerosi gli operatori turistici, albergatori, titolari di stabilimenti balneari e strutture ricettive e turistiche risultano morosi, in particolare, al pagamento della tassa sulla spazzatura, il cui debito, in alcuni casi, ammonta anche a diverse centinaia di migliaia di euro.



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