CAMEROTA. Sono stati concessi gli arresti domiciliari all’imprenditore di Camerota, Vincenzo Siani, finito in carcere il 15 marzo scorso per usura, nell’ambito dell’operazione “San Domenico”, insieme ad altre otto persone. Dopo il parere favorevole espresso mercoledì dal pm Renato Martuscelli, ieri il gip del Tribunale di Vallo della Lucania ha accolto la richiesta di revoca degli arresti in carcere avanzata dal legale di Siani, Franco Maldonato.  Nessuna decisione, invece, in merito alla scarcerazione dell’ex assessore di Camerota, Domingo Troccoli, per la quale il pm ha espresso parere contrario. Intanto, quest’oggi, sfileranno davanti al giudice anche gli altri indagati, attualmente ai domiciliari: Antonia Siani, 47 anni; Vicente D’Alessandro, 57 anni; Rita Rizzuti, 63 anni; Principio Rizzo, 42 anni; Luisa Troccoli, 40 anni e Rita Marchese.

Dinanzi al gip, erano già comparsi, nei giorni scorsi, Domigno Troccoli (difeso dagli avvocati Felice Lentini e Domenico Lentini), Vincenzo Siani e Domenico Siani (difeso dall’avvocato Marco Fimiani). Per quest’utlimo, il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Tutti hanno rigettato ogni accusa e hanno chiarito la propria posizione.