CAPACCIO PAESTUM. Si sono tenuti questo pomeriggio, nella Basilica Paleocristiana di Paestum, i funerali di Claudio Nicoletti, il vigile del fuoco stroncato da un infarto, ieri mattina, al termine delle operazioni di spegnimento di un incendio divampato nell’abitazione paterna, a Borgonuovo. Un destino beffardo, atroce, ingiusto, si è portato via, da eroe, un gentiluomo. Claudio, caposquadra di 53 anni, non ha esitato un attimo ad intervenire quando l’odore di bruciato ha pervaso le sue narici: conosceva benissimo i pericoli del mestiere, e quando ha capito che a rischiare la vita era il suo anziano papà, ha raddoppiato le forze per tirarlo fuori dalle fiamme e salvargli la vita, portando via da quel garage maledetto anche varie bombole di gas, preoccupandosi di allontanare residenti e negozianti, aiutando senza risparmiarsi i colleghi nel domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area. 

Del resto, vigili del fuoco si nasce, non si diventa… ed oggi, i colleghi di sempre, in particolare i caschi rossi del distaccamento di Eboli, erano tutti presenti in chiesa, alcuni in lacrime ed ancora increduli per la prematura dipartita di un collega esemplare, umile, scomparso mentre faceva il proprio dovere: poco importa se, in quel momento, non fosse in servizio. Vigili del fuoco lo si è sempre, anche quando non indossi la divisa e non sei di ruolo. Insieme a loro, anche l’intera comunità di Capaccio Paestum, sotto choc per il drammatico epilogo dell’incendio di ieri, si è stretta attorno alla sua famiglia, distrutta da un dolore che non si può spiegare: a sorreggere la moglie Maria Rosaria, i due figli Francesco ed Antonietta, i nonni, fratelli e parenti stretti.

Difficile trovare parole giuste di conforto anche per il parroco, don Johny Kaitharath, per lenire il loro dramma. Alle esequie, seppur svoltesi nel rispetto delle norme anti Covid con l’impeccabile servizio delle onoranze funebri Santalucia, ha preso parte lo stesso tutta la città dei Templi, dove Claudio era conosciuto, benvoluto ed apprezzato da tutti per le sue virtù umane e professionali, e che ora, listata a lutto, piange la scomparsa di un concittadino-eroe strappato alla vita dopo aver protetto quella di suo padre 81enne e di tante altre persone. Un gesto che renderà indelebile il suo ricordo nel cuore dei suoi cari e nella memoria di tutti i capaccesi.