CAPACCIO. Al termine di un week-end denso d'incontri e riunioni serrate, l'ing. Rosario Pingaro ha ufficialmente declinato l'invito a candidarsi a sindaco di Capaccio alle prossime Comunali. Quando la discesa in campo di Pingaro sembrava ormai certa, per "imprescindibili motivi familiari e lavorativi", Pingaro ha deciso irrevocabilmente, alla fine, di non presentarsi all'elettorato capaccese, dopo aver ringraziato coloro che l'avevano formalmente investito della candidatura a sindaco a capo di un nuovo ed ampio gruppo politico, promosso dall'Udc. Tutto da rifare, dunque, per il segretario provinciale Luigi Cobellis, il quale in queste ore è in stretto contatto con il dott. Enzo Sica. Resta in piedi la candidatura a sindaco di Pasquale Marino, data in bilico nelle ultime ore, ma il sindaco uscente si dice "pronto a fare un passo indietro per rafforzare l'emergente coalizione politica". Nulla di fatto e tensioni, invece, nel gruppo Santese: Pid, Cantiere Popolare e Fli non sono riusciti ancora trovare un'intesa sul nome del candidato sindaco tra Roberto Squecco, Vincenzo Taddeo e Pasquale Quaglia. Incassano sostegni, infine, i candidati sindaci Gennaro De Caro (con lui ci saranno Mauro Gnazzo e compagni), ed Italo Voza, che arruola anche l'Api, come conferma il segretario pronciale Salvatore Paravia: “Si tratta di un esperimento politico che sta prendendo quota in molte realtà locali, un partito giovane come l’Api ascolta le istanze del territorio e le coniuga con le esigenze dei cittadini. Condividiamo l’idea del dott. Voza di partecipare alla campagna elettorale con le liste civiche. Del resto, Italo Voza rappresenta la società civile, è una persona seria e qualificata". Nelle liste di Voza, al momento, figurano soltanto due rappresentanti Api, ovvero il prof. Paolo Paolino, divenuto referente del partito a Capaccio, e la giovane Linda Auricchio.