Attualità
L'ATTESA OPERA
L'ATTESA OPERA
Capaccio, nuovo cineteatro: Longo perplesso, Alfieri svela esposti e rilancia
Alfonso Stile
07 agosto 2020 18:13
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CAPACCIO PAESTUM. Dubbi, perplessità, esposti e finanche acquisizione di atti da parte dei carabinieri in merito all’iter burocratico inerente l’acquisizione dell’ex Myriam e la costruzione del nuovo cineteatro a Capaccio Paestum. È quanto emerso nel corso del Consiglio comunale di ieri. Ad innescare la discussione il punto 11 all’ordine del giorno, riguardante la necessaria riapprovazione, in variante urbanistica, del progetto di costruzione della struttura in Piazza Santini, in quanto area classificata come zona A2 e quindi sottoposta a vincolo storico-artistico che non consente nuove costruzioni ed ampliamenti, ma solo manutenzioni e restauri conservativi. 

Nell’intervento introduttivo sull’argomento, il consigliere comunale delegato, Antonio Di Filippo, ha spiegato la necessità di tale atto “per consentire l’aumento del carico volumetrico corrente in favore dell’ente, che potrà così usufruire di ulteriori mq destinati ad aree commerciali, depositi e spazi necessari all’adeguata fruizione del nuovo edificio non solo come cinema, ma anche come teatro”.

Di contro, il consigliere comunale di opposizione, Franco Longo, ha sollevato diverse perplessità, chiedendosi in primis “perché tale variante non sia stata prevista e portata in Consiglio comunale prima di stipulare l’oneroso contratto di compravendita con permuta condizionata dell’immobile e dell’abbattimento dello stesso, con altri oneri a carico dei cittadini” nonché sostanzialmente “se l’aumento volumetrico in variante al vigente Prg sia legittimo” anche in ragione della pubblica utilità, visto che, comunque, vi sono aree lasciate ai privati nel medesimo stabile. Oltre a contestare il metodo di calcolo dell’effettivo costo a mq adottato nella trattativa ente-proprietari, Longo ha infine chiesto come mai, vista l’importanza dell’atto, non è stato messo a disposizione dell’assise civica, ai fini di una votazione più consapevole, anche il nuovo progetto redatto e timbrato dall’Ufficio Tecnico, che comunque dovrà poi essere assentito dalle autorità preposte al rilascio dei pareri vincolistici.

L’intervento di Longo ha scatenato, sull’argomento, il sindaco Alfieri. “È chiaro che si rimanga perplessi quando un edificio, abbandonato per 40 anni, in meno di un anno viene acquisito, demolito e progettato ex novo - esordisce il primo cittadino - un risultato simile, infatti, se da un lato sancisce il successo di chi governa, dall’altro evidenzia un passato di funzionari col pannolone, di sindaci ed amministratori senza attributi che hanno preferito scansare sospetti e non assumersi il coraggio di certe decisioni, dopo però aver sbandierato l’opera in campagna elettorale… Noi, invece, abbiamo messo i proprietari davanti ad una scelta dettata dall’esigenza di una struttura che rappresenta un diritto per i cittadini - ha aggiunto - dopo aver interloquito con l’Agenzia Nazionale del Demanio ed ottenuta la certezza, dal nostro Ufficio Tecnico, che il prezzo stabilito fosse congruo, abbiamo sancito un'operazione conveniente, sia per l’ente che per i privati, ottenendo i fondi necessari grazie alla Cassa Depositi e Prestiti, procedendo subito alla demolizione con l’approvazione della Soprintendenza”.

Poi, Alfieri apre uno squarcio finora sconosciuto sull’iter: “Dopo tutto ciò, qualcuno ha inviato esposti sia alla CDP che alla Procura della Repubblica di Salerno dopo aver assoldato sedicenti ausiliari di PG locali che consigliano gli atti da richiedere e contestare, come certi accompagnatori cinofili e perditori di tempo sui social sotto mentite spoglie, che vedono ombre nell’iter del nuovo cineteatro di Capaccio Paestum come fu per l’acquisizione del Castello ad Agropoli... ma otterranno lo stesso risultato, ovvero niente”.

“Ben vengano dunque tutte le indagini che vogliono fare, noi siamo qui - conclude Alfieri - a dar fastidio è l’accanimento contro quest’opera così attesa dalla comunità, i sospetti che si diffondono… eppure chiunque mi abbia preceduto ha messo il nuovo cinema nel suo programma elettorale, ma quando si è arrivati al dunque, si sono cacati sotto, si sono messi il pannolone, si sono fatti intimorire o non hanno avuto la capacità di trovare e adottare la soluzione giusta per dare ai cittadini, ripeto, un loro diritto: noi, invece, abbiamo tolto un mausoleo inutile nel cuore della città con un’operazione legittima e trasparente; al suo posto costruiremo un cineteatro nuovo di zecca, speriamo entro la fine del prossimo anno, grazie ad un nuovo progetto, rivisto anche in maniera meno impattante dal punto di vista paesaggistico; a restare delusi saranno gli incapaci e certi accompagnatori di cani…”.



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