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DECISIONE DEL GIP
DECISIONE DEL GIP
Capaccio, droga e cellulari in carcere a Fuorni: avvocato ai domiciliari
Redazione
27 agosto 2020 15:17
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CAPACCIO PAESTUM. Droga e telefonini nel carcere di Fuorni. Il gip Alfonso Scermino del Tribunale di Salerno ha convalidato l’arresto di Giuseppe Scandizzo, il 39enne avvocato di Capaccio Paestum sorpreso dagli agenti della Penitenziaria mentre durante un colloquio ha tentato di cedere, ad un suo cliente detenuto, un pacco contenente 10 cellulari ed alcune dosi di cocaina e hashish. Per il legale capaccese, in carcere da lunedì scorso, il gip ha contestualmente disposto gli arresti domiciliari per il reato di cessione di sostanze stupefacenti: per il suo cliente-recluso destinatario del pacco, invece, la direzione della casa circondariale di Salerno ha disposto un procedimento disciplinare. Il colloquio tra il magistrato e Scandizzo, difeso dal collega Rocco Colicigno, è stato secretato: Scandizzo avrebbe confessato, ammettendo le proprie responsabilità e fornendo tutti i dettagli della consegna del pacco con cellulari e droga. Non si escludono dunque nuovi sviluppi sulla vicenda, sulla quale indaga la Squadra Mobile di Salerno su delega del pm Erminio Rinaldi della Procura salernitana, titolare dell'inchiesta. Intanto, il padre dell'indagato e stimato giornalista, Bartolo Scandizzo, sulle pagine del periodico 'Unico' da lui redatto, ha pubblicato una significativa e commovente lettera aperta, scrivendo al figliolo per dirgli che "non ci si può dimettere da figlio, tantomeno da padre" e che insieme a lui "abbraccerà la croce" per dargli sostegno e capire perché un ragazzo così affabile, intelligente e disposto sempre ad aiutare il prossimo sia arrivato a non distiguere più il bene dal male. 



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