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NOTA DELL'OPPOSIZIONE
NOTA DELL'OPPOSIZIONE
Capaccio, Sica e Longo: "Concerti sì, confronti pubblici sul Puc invece no..."
Comunicato Stampa
17 settembre 2020 19:58
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CAPACCIO PAESTUM. Iter per la redazione del nuovo Puc a Capaccio Paestum. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dai consiglieri comunali di opposizione Enzo Sica e Franco Longo, indirizzata al sindaco Franco Alfieri, all’assessorato regionale all’Urbanistica ed al dirigente responsabile del Servizio Pareri e Controlli in materie di governo del territorio della Provincia di Salerno.

Consultando il sito istituzionale del Comune, ci siamo imbattuti nell’avviso, a Sua firma, pubblicato "solo" all’Albo Pretorio del Comune il 4 settembre scorso, ad oggetto "Preliminare di P.U.C. - osservazioni", e con il quale, in un Suo usuale rigurgito di autoreferenzialità, viene sollecitata (!) la comunità insediata (?) a partecipare, anche a distanza (!) " a formulare idee per la predisposizione deI PUC, raccomandando chiarezza e sintesi (sic!). Ciò in ragione dell’emergenza epidemiologica in atto che renderebbe impossibile l'organizzazione di incontri pubblici "allargati".

Purtroppo, dietro la facciata delle restrizioni dovute alle misure per la gestione e la prevenzione all’emergenza epidemiologica sanitaria per il Covid-19, argomento del tutto infondato (basti pensare quanti eventi assembranti (consigli comunali, commissioni varie, riunioni e comizi politici in luoghi chiusi, concerti ecc. che hanno visto anche la sua presenza e da Lei stesso autorizzati nel corso di questi mesi), si cela un atteggiamento paradigmatico della S.V. e di questa maggioranza o per lo meno di quelli che in questa maggioranza (o per conto di questa maggioranza) prendono le decisioni.

L’idea cioè che questo Paese sia di loro proprietà, che chi lo governa ne possa disporre a proprio piacimento, e che discussioni, critiche, osservazioni, dubbi siano tutte perdite di tempo finalizzate solo a disturbare i manovratori. Per questo, la prima cosa che ci viene da chiederLe è: come mai, se si vuole veramente coinvolgere la cittadinanza (nel pieno rispetto delle misure anti COVID), non si è pensato di diffondere lo stesso avviso tappezzando l'intero Comune di manifesti murali, così come avvenuto quando si è trattato di tagliare qualche nastro inaugurativo? Perché un atto amministrativo così importante per il territorio locale, non viene reso il più possibile condiviso dalla Cittadinanza e si ignorano i modelli partecipativi indicati dalle norme e anche dal semplice buonsenso?

Eppure, come Le è certamente noto, per la partecipazione dei soggetti pubblici e privati in tale procedimento, Ie disposizioni regionali (art.7 del Regolamento 4 agosto 2011 n.5 dì attuazione della L.R. 16/2004 in materia di Governo del Territorio e collegato manuale operativo) sono più che chiare: "Il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati è fondamentale neI procedimento di formazione e approvazione dei piani e delle loro varianti. Tale coinvolgimento avviene utilizzando forme idonee di pubblicità. La pubblicità, al fine di garantire la massima trasparenza nel processo di piano, deve essere chiara, semplice, sintetica, idonea ed efficace. Gli Enti responsabili del piano devono utilizzare forme di comunicazioni accessibili dalla maggior parte dei soggetti da coinvolgere" (pag. 5 "Manuale operativo del Regolamento 4 agosto 2011 n. 5 di attuazione della L.R. 16/2004 in materia di Governo del Territorio").

Siamo davanti ad un fatto gravissimo ed ad una ferita alla vita democratica cittadina. Non si garantisce né partecipazione né informazione sullo strumento urbanistico più importante per la nostra Città. Sciaguratamente, si umilia, ancora una volta, la Cittadinanza in nome della pura propaganda elettorale. Un’altra pagina vergognosa per i diritti civili e per la democrazia della Città di Capaccio Paestum, un affronto per i cittadini esclusi da un percorso formativo fondamentale, discriminati ed emarginati senza alcuna motivazione scientifica o sanitaria. Ancora una volta, a pagarne le conseguenze è la democrazia, il coinvolgimento democratico e si perde un’occasione per dare uno strumento adeguato alla città per paura ed arroganza.

Così come non meno grave, ma essenzialmente frutto della morte della democrazia partecipativa voluta da chi oggi governa la città, risulta essere il mancato coinvolgimento della minoranza consiliare che, fino a prova contraria e pur differenziandosi politicamente ed amministrativamente dai Consiglìeri di maggioranza, merita anzitutto il rispetto per chi e quanto rappresenta, atteso l'atteggiamento responsabile e costruttivo in sede di voto consiliare per gli indirizzi programmatici al Puc. È inconcepibile che dopo il passaggio in Giunta del preliminare, avvenuto tra l’altro più di tre mesi fa, Ella non abbia ancora pensato di avviare una fase di "ascolto diretto" della cittadinanza, degli imprenditori e degli operatori socio-economici e culturali, nonché di tutte le forze politiche del territorio riferendoci anche a quelle non rappresentate in Consiglio Comunale. Non si può tollerare un simile atto di sfrontatezza e di prepotenza, ancora una volta espressione di una giunta debole che sta riducendo sempre più gli spazi di agibilità dentro e fuori il Consiglio comunale.

È indispensabile, piuttosto, che in Città si riprenda a parlare della Capaccio Paestum di domani e che la discussione tra cittadini, tecnici, esperti di settore, associazioni di volontariato e di categoria, imprese, sindacati e politica possa servire di stimolo, di confronto; di tal che, attraverso un dibattito serio, sano, costruttivo ed edificante, ciascuno possa dare il proprio contributo in termini di idee e progetti su una questione di particolare interesse come quella del PUC. Questo deve essere il momento della partecipazione, il momento di allargare alle esigenze ed ai bisogni delle persone! Perché si sottovaluta l'importanza e l'urgenza di una discussione pubblica sul tema? Perché vengono impastoiati qualsiasi discussione, analisi e confronto?

Evidentemente proprio per evitare un'ampia partecipazione dei nostri concittadini alle scelte che contano e di tutti gli Amministratori comunali ai momenti importanti della Città, volendo creare fratture profonde ed insanabili proprio in merito ad argomenti su cui - da sempre - si è cercato di non dividersi. Sappi, allora, Sindaco che la trasparenza è un valore nei processi decisionali, riduce gli errori, migliora la possibilità di considerare gli apporti degli altri ed infonde fiducia nella popolazione.

Perciò l'Amministrazione Comunale, che oggi Ella si pregia di rappresentare, ha l'obbligo di favorire e garantire, sin dalle fasi iniziali, la partecipazione e la pubblicità dei processi di pianificazione attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati, al fine di perseguire il più ampio coinvolgimento della popolazione e di tutti i soggetti che gravitano sul territorio comunale. Amara la delusione che legittimamente proviamo nel prendere atto di una contraddizione chiara ed evidente nelle procedure da lei adottate e volute, rispetto al Suo impegno assunto in Consiglio comunale, quando su questo argomento ha ricevuto il voto unanime dell’assise. La nostra fiducia è stata spudoratamente tradita.

Anche perché, senza questa discussione continueremo a viaggiare a vista, correggendo di tanto in tanto ciò che può essere corretto, ma senza imprimere alla città una visione futura, rischiando altresì di produrre un documento finale distante dalla realtà. Siamo a chiederLe, perciò, un'operazione di verità, e soprattutto che venga garantita alla Città di Capaccio Paestum il diritto dì esaminare il preliminare di PUC, perché questi passaggi così epocali vanno condivisi con chi non porta alcun interesse e con chi ce l'ha. Ove ciò non avvenisse, sarebbe posto in essere un grave vulnus alla democrazia ed alle istituzioni, oltre a porre in essere, ai sensi dell’articolo 2-bis della legge 142 del 1990, un danno ingiusto cagionato per l'errata definizione del procedimento. Un tale atteggiamento ci pone nelle condizioni di chiederci legittimamente: ha davvero intenzione di concludere la redazione del Puc? Sta forse volutamente creando delle condizioni di anomalie procedurali per reiterare e tirare a campare a colpi di varianti molto utili al suo modo di amministrare?

Pertanto con questi dubbi ci rivolgiamo con trasparenza e responsabilità alla comunità che deve sapere cosa accade, e se tra 10 anni (vedi Agropoli ancora oggi senza un Puc) ci troveremo ancora varianti e non un piano organico e democraticamente accettato e che dia le stesse opportunità ad ogni singolo cittadino. Alla luce delle superiori evidenze, nel particolare momento dì crisi dei valori fondanti della polis oltre che economica e finanziaria, che vede la classe politica di questo Paese incapace di esprimere qualsivoglia decisione utile per la società civile, i sottoscritti vogliono esprimere il proprio dissenso nei confronti delle attuali manovre dilatorie volte ad impedire ai Cittadini di Capaccio Paestum di esaminare la proposta preliminare dj PUC, paventando inesistenti ostacoli derivanti della pandemia da COVID-19 in atto. E, nello stigmatizzare siffatto comportamento istituzionale, difforme dalle norme stabilite dagli organi sovraordinati, si impegnano ad utilizzare tutti gli strumenti giuridici e di sensibilizzazione pubblica possibile per evidenziare le anomalie procedurali in oggetto e per pretendere il rispetto delle condizioni poste a tutela del territorio.



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