EBOLI. Si terrà domani l’atteso interrogatorio di garanzia del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, finito agli arresti domiciliari il 9 ottobre scorso. Il primo cittadino comparirà davanti al gip Alfonso Scermino del Tribunale di Salerno per il primo confronto con il pm Francesco Rotondo della locale Procura, titolare dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza. Sette le ipotesi di reato contestate a carico di Cariello, accusato in primis di corruzione. Il primo cittadino eburino, sospeso dal prefetto, dovrà fornire delucidazioni, in particolare, sugli intrecci con gli altri 13 indagati, tra cui 4 funzionari pubblici tra Eboli e Cava de’ Tirreni, interdetti per un anno dai pubblici uffici di Eboli e Cava de’ Tirreni. Intanto, il pool di avvocati difensori di Cariello ha già preannunciato ricorso al Tribunale del Riesame.

Un terremoto giudiziario che intanto, in città e non solo, ha suscitato molte reazioni, anche politiche: al riguardo, il deputato ebolitano di LeU, Federico Conte, in una nota stampa ha sottolineato che “ad Eboli è il momento di voltare pagina e promuovere una nuova classe dirigente” auspicando che “chi deve faccia un passo indietro per il bene proprio e della città”. Conte riconferma anche che, in modi e tempi debiti, agirà presso il Ministro dell'Interno affinché si faccia rapidamente chiarezza, come già chiesto nella sua interrogazione, "sul sistema di potere" ad Eboli e nella Piana del Sele, attivando la procedura “per una commissione di accesso agli atti presso il Comune, al fine di scongiurare il pericolo di una grave compromissione nel buon andamento della pubblica amministrazione”.