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POLEMICA SU ORDINANZA REGIONALE
POLEMICA SU ORDINANZA REGIONALE
Salerno, la protesta: bimbo in grembiule siede dinanzi la scuola chiusa
Redazione
16 ottobre 2020 11:39
Eye
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SALERNO. Un banchetto con quaderni aperti ed un alunno con il grembiule seduto dinanzi all’istituto chiuso. E’ la foto simbolo, che arriva dalla scuola primaria ‘Matteo Mari’ di Salerno, nel rione di Torrione, della giornata nella quale parte la sospensione delle attività didattiche delle scuole in Campania, fino al 30 ottobre, con l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Vincenzo De Luca. Decisione che ha suscitato polemiche e che porterà domani, come preannunciato su Facebook, ad una manifestazione a Salerno, dinanzi la Prefettura, alle ore 9.30. Saranno bambini, studenti e genitori, a produrre una protesta, portando all’appuntamento (per chi può) un tavolino ed una sedia, oltre a zaini, cartoncini e pennarelli. E sui social c’è anche la nota del Coordinamento Scuole Aperte Salerno: "Nella nostra Regione hanno chiuso di nuovo le Scuole facendo pagare a studenti e genitori, e in generale alla società, tutte le inefficienze e le incoerenze con cui si sta gestendo la pandemia. Il Governo, la Ministra Azzolina, che oggi si dichiara contraria alla chiusura delle Scuole in Campania, insieme al Governo Regionale hanno riaperto le Scuole nella totale incertezza sia dal punto di vista didattico che sanitario. Molte scuole sono state costrette a riaprire con orario ridotto e provvisorio, altre hanno dovuto ricorrere al sistema misto in presenza e a distanza, le classi pollaio non sono affatto diminuite e gli alunni disabili sono stati ancora più penalizzati da questa situazione precaria. Inconcepibile e colpevole disorganizzazione, dato il lungo periodo in cui le scuole sono state chiuse. Cosa hanno fatto, dallo scorso mese di marzo, per evitare di trovarci oggi in una tale situazione? Poco e male. Nessun massiccio piano di investimenti per migliorare e mettere in sicurezza le strutture scolastiche, nessun recupero di strutture pubbliche dismesse per aumentare il numero delle aule, nessun potenziamento dei trasporti pubblici. E rispetto al trasporto pubblico, che oggi viene considerato il maggior veicolo del Covid, invece di potenziarlo, come si sarebbe dovuto fare e come da mesi stanno chiedendo i movimenti studenteschi, si è scelto di affollare i mezzi utilizzati, rinunciando, di fatto, a quelle forme di distanziamento fisico che tanto viene raccomandato per evitare contagi. Chiudere ancora una volta le Scuole perché non si è stati capaci di gestire e governare l’emergenza sanitaria è il segno del fallimento totale in primis del nostro Governo Regionale che, invece di continuare con la propaganda, deve intervenire immediatamente per porre fine a questa vera inciviltà a danno dell’istruzione e della formazione delle studentesse e degli studenti tra l’altro in una regione con un alto tasso di dispersione scolastica. Ribadiamo la necessità di riaprire le scuole, senza rinunciare alla sicurezza per studenti e lavoratori. Chiediamo una immediata riduzione del numero di alunne/i per classe. Chiediamo un immediato potenziamento dei trasporti pubblici”



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