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QUADRO PROBATORIO PESANTE
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Eboli, il Riesame nega revoca dell'arresto: sindaco Cariello resta ai domiciliari
Alfonso Stile
30 ottobre 2020 17:25
Eye
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EBOLI. Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, resta agli arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame, infatti, ha rigettato l’istanza di revoca della misura cautelare presentata dai legali Cecchino Cacciatore e Costantino Cardiello, i quali hanno tentato, invano, di ridimensionare la portata dei reati contestati dal pm Francesco Rotondo della Procura della Repubblica di Salerno. Cariello, dunque, rimarrà sospeso anche dall’incarico pubblico almeno fino alla primavera del 2021, quando si pronuncerà la Cassazione sul ricorso, già preannunciato, dalla difesa.

Sono attese, invece, entro 45 giorni le motivazioni dei giudici del Riesame (Ferrara, Rossi e Diograzia), davanti ai quali, per tre ore, Cariello ed i suoi legali hanno argomentato le proprie ragioni, rispetto all’ordinanza firmata dal gip, per attenuare il provvedimento restrittivo ovvero le ipotesi di reato a carico del primo cittadino ebolitano, accusato di corruzione e abuso d’ufficio nell’ambito dell’indagine della Guardia di Finanza che ha coinvolto anche quattro funzionari dei Comuni di Eboli e Cava de' Tirreni, interdetti per 12 mesi. L’avv. Cacciatore, nello specifico, ha contestato l’uso improprio del ‘trojan’ per intercettare ad ampio raggio il cellulare del sindaco di Eboli, sostenendo tra l’altro che i reati contestati potevano essere rivisti alla luce delle procedure amministrative e dei recenti orientamenti della giurisprudenza, ottenendo solo la derubricazione da corruzione ad abuso d’ufficio per alcuni episodi ascritti a Cariello. 

Fermo restando la lunga serie di confessioni rese agli inquirenti dall’imprenditore caseario Gianluca Lamarca, che accusa Cariello di averlo vessato con continue richieste di tangenti versate sottoforma di donazioni, finanche per ottenere una variante ad hoc al Piano Casa, la decisione del Riesame di confermare gli arresti domiciliari si basa sulla convinzione che Cariello, mai dimessosi dalla carica di sindaco, possa inquinare il quadro probatorio a suo carico. Reggono dunque su tutta la linea le accuse del pm Rotondo.



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