ALBANELLA. Dieci milioni di euro. A tanto ammonta la richiesta di risarcimento danni con annessa messa in mora, nei confronti del Comune di Albanella, avanzata dalla SRA srl che gestisce il ciclo integrale dei rifiuti in ambito comunale. Questa la risposta all’Amministrazione retta dal sindaco, Rosolino Bagini, che di recente ha annullato, in autotutela, la determina di aggiudicazione definitiva del 18 novembre scorso, alla stessa società, del servizio quinquennale di igiene urbana e servizi complementari.

Nella lunga missiva, inoltrata via pec dal legale rappresentante Alfonso Palmieri al primo cittadino albanellese ed all’Ufficio Ragioneria, la SRA preannuncia, dunque, azioni legali durissime, sia in ambito penale che civile, addensando ombre sulla condotta di attuali amministratori, descrivendole come “gravissime ed inquietanti, volte a piazzare conoscenti ed amici nell’ambito del cantiere ed a stabilirne finanche le mansioni”.

A rendere nota la vicenda, che potrebbe pregiudicare pesantemente in futuro le casse comunali, sono stati i consiglieri Renato Josca e Paola Zunno del gruppo consiliare di opposizione ‘Vince Albanella’ nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale. I due, nel preannunciare l’invio dell’atto alle autorità giudiziarie competenti, hanno sottolineato come, nella lettera, si desuma “che il Comune avrebbe reagito, all’atteggiamento della SRA di non piegarsi alle illecite ingerenze nella propria attività economica, adottando provvedimenti strumentali gravemente incidenti sul patrimonio della stessa”. Ad oggi, intanto, l’ente civico albanellese deve ancora saldare fatture arretrate, alla stessa SRA, per oltre 250mila euro.