CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa inviata, alla nostra redazione, dall'Associazione 'Città Libera' di Capaccio Paestum.

Nel centro abitato di Capaccio Scalo ci sono due immobili privati fatiscenti ed abbandonati da molti anni. Su entrambi sono state fatte negli anni varie ordinanze comunali, entrambi costituiscono grave pregiudizio allo stato dei luoghi. Su uno degli immobili, in via Italia ‘61, l’Amministrazione comunale procede con un’ordinanza di abbattimento in danno ai proprietari. Ovviamente, anticipa la somma stanziata per la demolizione per poi rivalersi sui privati, i quali, nel caso in cui non dovessero ristorare i 95mila euro previsti, si vedranno sottratti anche il terreno che entrerebbe nelle disponibilità del Comune. Tutto questo ci pare semplice e logico. Come si dice, non fa una grinza. 

Sull’altro immobile, sito in Piazza Santini, il Comune di Capaccio Paestum, giustamente, lo dichiara addirittura di pubblico interesse, essendo un ex cinema - teatro. Ma, invece di procedere come nel caso di via Italia ‘61, fa una transazione con i privati proprietari, sulla base di una perizia comunale di valutazione dell’immobile di euro 623.000. In seguito alla transazione, il Comune di Capaccio Paestum entra in possesso dell’immobile, lo abbatte a proprie spese (90mila euro), paga l’atto notarile (37mila euro) e si impegna a ricostruirlo con un proprio mutuo di 2.500.000 euro dovendo poi cedere ai privati ex proprietari 450 metri quadri commerciali chiavi in mano (valore di mercato circa 2000-2200 euro a metro quadro). 

Ora, permesso che tutti sono persone per bene e che nessuno ha fisse o ossessioni verso qualcuno, vorremmo capire. Può darsi che ci sbagliamo, che non abbiamo ben capito che vi sono delle differenze. Insomma, sarebbe utile ed opportuno per la pubblica opinione che qualcuno degli addetti ai lavori fornisse delle spiegazioni. 

I promotori - Luigi Delli Priscoli (Presidente), Marianna Matrone (vice Presidente), Lucio Jack Di Filippo (Segretario)