Attualità
Provincia, appalti truccati: Citarella collabora, tremano politici e funzionari
Redazione
20 giugno 2012 13:16
Eye
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Nuovo interrogatorio per Giovanni Citarella, accusato, insieme al cugino Gennaro, di essere il capocordata nell’inchiesta “Due Torri” che ha portato all’arresto di 15 persone nella mattinata del 12 giugno scorso. Il patron della Nocerina torna, infatti, a distanza di pochi giorni, dinnanzi al pm della Dda, Rosa Volpe, per chiarire alcuni aspetti della sua precedente deposizione e fornire, verosimilmente, altri particolari sull’articolato sistema che ha consentito di manipolare ben 130 su 170 gare d’appalto bandite dalla Provincia di Salerno. Citarella ha già mostrato una posizione collaborativa. I magistrati continuano a mettere sotto torchio, così, la presunta “cricca” per approfondire il vorticoso giro di mazzette imbastito per corrompere funzionari pubblici, gestito finanche con un sofisticato software per aggiustare ed aggiudicarsi appalti per la realizzazione di opere pubbliche con offerte al ribasso sbalorditive, compensate con l’utilizzo di materiali scadenti o lavori non eseguiti a regola d’arte. Ora, la Dda sta cercando di capire se risulta coinvolto il mondo politico (i nomi di alcuni, stando alle indiscrezioni, sarebbero già in alcuni verbali ora secretati) e perché “i Citarella o Luigi Di Sarli avevano sempre le porte aperte in Provincia”, così come avrebbe dichiarato un indagato finito nell’inchiesta “Ghost Roads”. I magistrati, inoltre, cercano di capire se quel “sistema criminale”, come definito dal procuratore capo, Franco Roberti, è continuato anche dopo il 2008. Intanto, torna in libertà Silvana Bevilacqua, l’ex segretaria della “Società Costruzioni Generali” dei Citarella, mentre sono state rigettate le richieste di scarcerazione o di attenuazione delle precedenti misure cautelari dal gip Gaetano Sgroia. Restano dunque in carcere Giovanni Citarella, il cugino Gennaro, detto Rino; i due dipendenti provinciali Raffaele Orefice e Franco Pio De Luca; l’imprenditore edile di Capaccio, Giuseppe Ruggiero; il costruttore di Teggiano, Luigi di Sarli; l’ex consigliere comunale di Nocera Inferiore, Federico Spinelli, ed i costruttori Giovanni Botta di Palomonte ed Emanuele Zangari di Piaggine. Ai domiciliari restano, Rosario Cozzolino, ex consigliere di Nocera Inferiore; Alessandro Piccolo di Casapenna; il 79enne di Capaccio, Carmine Ruggiero; Eduardo Sale di Nocera Inferiore e l’imprenditrice Diana Capretto di San Sebastiano al Vesuvio.



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