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Operai Corisa 4: Yele garantirà stipendi fino al 31 dicembre
Redazione
19 luglio 2012 13:25
Eye
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VALLO DELLA LUCANIA.  Niente più operai sui tetti. Per i 57 dipendenti del Corisa4 di Vallo della Lucania lo stipendio è garantito con il distacco fino a dicembre presso la Yele, società partecipata dell’Ente.  E’ quanto prevede un piano industriale, frutto di un’intesa istituzionale a tre presentata ieri in conferenza stampa, che comporta anche il passaggio dei mezzi e dell’impiantistica alla società, che gestirà i servizi del  ciclo integrato dei rifiuti per rendere forte il sistema pubblico che fa riferimento all’impianto di Vallo Scalo.  L’accordo era stato ventilato  già in un incontro in prefettura del 5 marzo scorso. "Averlo concepito – ha dichiarato il presidente Yele, Marcello Ametrano -   significa risolvere un problema sociale, realizzare un ripiano economico e collocare Vallo Scalo nella prospettiva di Ecoambiente". L’operatività è prevista dalla settimana prossima. I lavoratori  resteranno alle dipendenze del Consorzio,  ma saranno distaccati presso la società partecipata  fino al 31 dicembre. "A quella data – ha dichiarato l’ad di Ecoambiente, Mario Capole attività dei Consorzi cesseranno e passeranno ad Ecoambiente, che garantirà i livelli occupazionali e  potrà individuare delle articolazioni territoriali, ovvero la Yele o altro soggetto che gestirà la raccolta e l’impiantistica in raccordo con la società provinciale". Il problema è che, attualmente, solo 30 comuni su 49 fanno riferimento all’impianto pubblico di Vallo Scalo. Gli altri (tra cui, è stato sottolineato, Casal Velino che pure ospita la struttura) si affidano a privati.  Il piano prevede  dunque tariffe concorrenziali (ad esempio, 150 euro a tonnellata per gli ingombranti  e  carta/cartone a costo zero);  premialità per i virtuosi della differenziata; risanamento e il contenimento dei costi. "L’operazione è meritoria – ha sottolineato il commissario liquidatore del Consorzio, Domenico  Del Gaudioperché  eliminiamo una delle strutture che sovrabbondavano nella gestione del ciclo. Il Consorzio gestirà solo la fase liquidatoria: non ci sarà una gestione dell’emergenza ma dell’ordinario con abbattimento dei costi, salvaguardia dei livelli occupazionali, recupero dell’efficienza, risanamento finanziario". Centrale è il problema delle risorse, che dovrebbero provenire dai fondi dedicati alla Tarsu nei municipi. La Yele vanta dai Comuni 15 milioni di euro di crediti, il Consorzio ha decreti ingiuntivi per 800mila euro. Uno spiraglio viene dal decreto salva imprese. "La Yele – spiega il componente del Cda,  Gabriele Falcioneintende recuperare i crediti cristallizzati con i Comuni tramite compensazione con i tributi o i debiti previdenziali o l’anticipazione bancaria. Le comunicazioni ai Comuni per le certificazioni dei debiti sono già partite".  Il piano prevede anche convenzioni con i Comuni  per girare al Consorzio-Yele gli incassi dei Consorzi di filiera per la differenziata, nonché verifiche dei rapporti di debito-credito tra Yele e Consorzio.

Rosamaria Morinelli



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