ROCCADASPIDE. C’è un “tesoretto” di quasi un milione di euro (la cifra precisa è 991.677.000,65 euro) su di un conto della Comunità Montana Calore-Salernitano. È quanto viene fuori da una verifica svolta dalla Regione Campania, che ha poi comunicato all’ente montano con sede a Roccadaspide, in una nota del 9 agosto scorso, la presenza del conto in attivo. Da qui, nei giorni scorsi, dopo la scoperta, il nuovo atto d’accusa da parte degli operai idraulico-forestali, a secco di stipendio da mesi, in attesa perenne di ricevere spettanze arretrate. "Mensilità mai pagate – attacca il rappresentante sindacale e portavoce degli operai, Edi Cembalo - perché da tempo ormai l’Ente, a partire dal dirigente del settore finanziario della Comunità Montana Calore Salernitano, ha ribadito che soldi in cassa non ce ne sono. Invece, prendendo visione della nota della Regione del 9 agosto scorso, la realtà è un’altra". Gli operai forestali sono in attesa di comunicazioni dal presidente Angelo Rizzo, il quale, ad inizio agosto, ha bloccato per quaranta giorni la procedura d'invio delle lettere di preavviso di licenziamento a 200 dipendenti dell’Ente, aspettando sviluppi dalla Regione sullo stanziamento di fondi per regolare gli arretrati dei lavoratori. "Alla Comunità Montana Calore-Salernitano le sorprese non finiscono mai – tuona Cembalo - e i soliti bugiardi sono stati ancora una volta sbugiardati, questa volta dalla Regione che ha comunicato all’ente montano di aver effettuato una verifica a suo carico e di aver scovato il conto in attivo che sia il dirigente del settore finanziario dell’Ente e sia gli amministratori hanno sempre asserito in tutte le riunioni di non avere. La situazione degli operai idraulico forestali è sempre più critica le spettanze maturate sono tante e si è arrivati ad un anno di stipendi arretrati".