Si è aperto uno spiraglio sulla questione della Fondovalle-Calore, la strada i cui lavori sono stati avviati  da circa 40 anni e che ancora aspetta di essere fruibile. Si è concluso positivamente, infatti, il tavolo tecnico convocato in settimana, a Napoli, dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, cui hanno preso parte l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Attilio Pierro, il soprintendente Gennaro Miccio, il commissario di Castelcivita, Marisa De Vita, il sindaco di Aquara, Franco Martino. Al centro della riunione, lo sblocco dei lavori della Fondovalle sospesi a maggio dalla Soprintendenza di Salerno perché mancherebbe la certificazione d’impatto ambientale, anche se le opere strutturali sono state portate a compimento e la documentazione che la Soprintendenza aveva richiesto per aggiornare la valutazione favorevole all’iter lavorativo è stata inoltrata dalla Provincia. Ora toccherà ai funzionari del ministero effettuare un sopralluogo, che con molta probabilità si terrà la settimana prossima, e che potrebbe contribuire allo sblocco dei lavori, ripresi nel gennaio del 2011. Della costruzione di questa importante strada se ne discute dagli anni Settanta. Tra i primi enti ad ottenere i finanziamenti, la comunità montana Calore-Salernitano, oltre una ventina di anni fa. Negli anni, la competenza sull’opera è passata alla Provincia. Una storia infinita tra polemiche, proroghe, rivendicazioni campanilistiche degli amministratori locali e diatribe, che non hanno fatto decollare un progetto che, tutt’ora, stenta a concretizzarsi. Una strada importante in un territorio dove la  viabilità è una delle problematiche più rilevanti.