ROCCADASPIDE. No alla chiusura dell'ufficio postale di Fonte e alla richiesta di  annullamento dei canoni annui per i terreni che accolgono castagneti. È quanto è stato deciso dal Consiglio comunale di Roccadaspide nell'ultima seduta pubblica. La paventata chiusura dell'ufficio postale di Fonte (nella foto), rientrante nei tagli alle poste previsti dal governo, era stata portata in consiglio in seguito alla costituzione di un comitato civico a difesa del servizio, appoggiato dal capogruppo di minoranza, Mario Miano. "Non ci sarà nessuna chiusura dell'ufficio postale in contrada Fonte - afferma il sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio - ma solo un miglioramento del servizio. Il consiglio ha approvato all'unanimità la proposta di trasferimento dell'ufficio postale in un'altra sede. Per l'occasione sarà scelto un locale più grande ed accogliente, poco distante da quello attuale. In questo modo cercheremo di migliorare il servizio offerto, garantendo una maggiore efficienza e più comodità per gli utenti". Il primo cittadino rocchese interviene anche sulla bocciatura della richiesta di sgravi fiscali per i castanicoltori, promossa dai consiglieri di minoranza, Mario Miano e Vito Brenca. Nel dettaglio la proposta prevedeva la possibilità di annullare le annualità per il canone sui terreni ad uso civico, adibiti a castagneti, il cui valore attuale è ridotto a causa della presenza del cinipide del castagno che ha causato un calo della produzione del 70%. "Per la nostra amministrazione - continua Auricchio - è impossibile annullare questa imposizione, dal momento che è stata stabilita non da noi ma da una normativa regionale. La cifra non è eccessiva: si parla di circa 70 euro ogni ettaro di terreno, ovvero circa ogni 100 piante. Tuttavia - conclude - non possiamo fare nulla in merito perché non siamo autorizzati in nessun modo a modificarla o annullarla".