CAMEROTA. Compariranno davanti al gup del Tribunale di Vallo della Lucania, il prossimo 23 gennaio, i nove presunti componenti dell’associazione a delinquere finalizzata all’usura scoperta dalla Guardia di Finanza di Camerota (nella foto), coordinata dal procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo, e che il 15 marzo scorso furono tratti in arresto. Ora arriva il rinvio a giudizio per il 42enne di Camerota, Domingo Troccoli, ragioniere e ritenuto capo dell’organizzazione; per il 67enne imprenditore, sempre di Camerota, Domenico Siani; per il 47enne camerotano Vincenzo Antonio Siani, e per la 47enne imprenditrice Antonia Siani. Ed ancora, rinvio a giudizio per la 64enne di Camerota Rita Rizzuti; per il 43enne albergatore Principio Riccio; per la 42enne Luisa Troccoli, per il gestore di un villaggio turistico, la 37enne Rita Marchese, e per un perito informatico di Potenza, il 58enne Vicente D’Alessandro. L’operazione, denominata "San Domenico”, dal nome del santo Patrono di Camerota, portò alla scoperta, per gli inquirenti, di una vera e propria “associazione a delinquere, dove i protagonisti si associavano tra loro, con precisa e stabile ripartizione delle specifiche mansioni ed attribuzioni nella gestione delittuosa promossa ed organizzata al fine di costituire, promuovere, favorire e sostenere, in via stabile ed organizzata l'associazione a delinquere finalizzata all'usura". Le indagini portarono alla scoperta di un volume d'affari che, tra somme liquide gestite, beni mobili ed immobili, "si aggirava intorno ai 6 milioni di euro", secondo gli inquirenti. Denaro, conti correnti e strutture immobiliari accumulati attraverso prestiti a tassi usurai del 7% mensili ma che, su base annua, "potevano sfiorare anche il 190%", come sembrerebbe emergere dall'inchiesta.