Attualità
Capaccio, Rettifilo: residenti invocano piazza e parco pubblico attrezzato
Redazione
30 novembre 2012 14:48
Eye
  1992

CAPACCIO. I residenti della contrada Rettifilo di Capaccio chiedono, a gran voce, un’area verde attrezzata e all’aperto per portare a giocare i propri bambini ed una piazzetta che rappresenti un luogo d’incontro sociale dove organizzare eventi e manifestazioni. Da tempo, un’area da adibire a tale scopo è stata individuata nel cosiddetto “Parco delle Noci” (nella foto), sito all’incrocio di Via Nobel e Via Palmiro Togliatti. Si tratta, infatti, di un terreno privato di quasi 6mila mq, recintato e dismesso, pieno di alberi, cespugli ed erbacce, spesso ricettacolo di sporcizia e ratti. L’ex Amministrazione Marino, nell’ambito della riqualificazione della borgata, aveva proceduto all’esproprio dell’area stipulando una convenzione con la cooperativa edile “Iacp Futura”, la stessa che ha realizzato le unità abitative di edilizia popolare lungo Via Nobel (ex Via Case Bruciate). Nell’ambito della medesima lottizzazione, infatti, la cooperativa s’impegnava a versare ai proprietari del terreno la somma prevista per l’esproprio ed a realizzare il parco pubblico con piazza tanto invocato dai cittadini, ottenendo in cambio la possibilità di costruire nell’area uno stabile di 1.500 mq su tre livelli e garage seminterrati, con locali ad uso commerciale. Tale cooperativa, ad oggi, sarebbe però in gravi difficoltà finanziarie e quindi incapace di onorare l’accordo sottoscritto all’epoca con il Comune, un vincolo che paralizza dunque qualsiasi progetto interessi il “Parco delle Noci”, con grande disappunto dei residenti, che lamentano una sorta di totale “abbandono” rispetto ad altre borgate rappresentate, in Consiglio comunale, da esponenti della maggioranza. “Al Rettifilo non si fa nulla da anni, si costruiscono solo case, quelle sì che le fanno fare subito - denuncia un’anziana residente - e poi, con questo freddo, i miei nipoti stanno andando a scuola nei container, vi pare giusta una cosa del genere?”. Chiaro il riferimento alla scuola elementare e materna “Vannulo”, ancora inagibile con enorme dispendio di risorse per il Comune, costretto a pagare un canone di 115mila euro all’anno per il noleggio dei moduli prefabbricati dove i piccoli studenti del Rettifilo sono allocati.



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