Ambiente
CONTROLLI DELLA MUNICIPALE
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Capaccio Paestum, illecito sversamento di reflui: sequestrato allevamento lager
Comunicato Stampa
04 luglio 2025 18:58
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CAPACCIO PAESTUM. Prosegue l’impegno nell’attività di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali da parte del personale del Nucleo Polizia Locale di Capaccio Paestum, coordinato dal comandante Clelia Saviano, su input dell'Amministrazione comunale retta dal sindaco, Gaetano Paolino. Alle prime luci dell’alba di stamane, un nuovo blitz.

L’ennesimo intervento attivato a seguito del rinvenimento in un fosso canale di reflui zootecnici, portava il personale del Nucleo di Polizia Locale, supportato da personale tecnico del Nucleo Guardie Giurate Ambientali Accademia Kronos APS e da funzionari regionali in servizio presso il Parco Regionale del fiume Sarno, all’interno di un’azienda zootecnica in località Spinazzo, al confine con il comune di Giungano. Immediatamente veniva posta in essere un'accurata ispezione dell’intero centro aziendale, che consentiva di accertare che l’imprenditore smaltiva illecitamente su suolo i reflui provenienti dall’intero centro aziendale ma anche dei locali destinati a sala mungitura (nella foto) e sala refrigerazione del latte, provocando un diffuso fenomeno di inquinamento del suolo.

Nel prosieguo dell’attività ispettiva gli agenti, grazie all’ausilio della fluoresceina, riuscivano a documentare attraverso quali condotte interrate venivano illecitamente smaltiti i reflui delle strutture e dell’interno centro aziendale nei fossi canali esterni all’azienda: la scoperta più importante avveniva quando gli operanti, avendo notato la presenza di alcuni cani tenuti in condizioni igienico sanitarie molto precarie, attivavano un controllo più minuzioso che consentiva di trovare, in evidente stato di abbandono, una cagna femmina di razza maremmana abbandonata in un ripostiglio pieno di rifiuti. Il povero cane quasi immobile a causa delle fratture, era rinchiuso da tempo in poco spazio, senza acqua e cibo, ma soprattutto completamente immobile a causa della frattura di alcuni arti per cui richiedevano immediatamente il supporto del Servizio Veterinario di Capaccio Paestum, coordinato dal dott. Gianfranco Masiello, che immediatamente giungeva sul posto, procedendo al controllo dei capi bufalini che il proprietario deteneva in condizioni pessime. Il controllo igienico dell’Asl continuava nelle sale mungitrici ritrovate obsolete pessime e prive di ogni requisito igienico (nella foto).

A seguito di quanto accertato, gli agenti ispezionavano altri locali aziendali e proprio, in occasione di un ultimo controllo, rinvenivano occultato un fucile cal. 8 non dichiarato, su cui nessuno era in grado di fornire spiegazioni e provenienza. Al termine dell’attività, valutati i reati accertati, si procedeva al sequestro dell’intero centro aziendale, per complessivi 7800 mq, nonché al sequestro del fucile in quanto detenuto illecitamente nonché per numerosi violazioni all'art. 256 del D.L.vo 15/7/2006 e l’art. 256 bis poiché in sede di accertamento venivano rinvenuti ingenti quantitativi di rifiuti abbandonati e poi dati alle fiamme, e per il reato di cui all’art. 544 ter CP perché, senza alcuna necessità, aveva rinchiuso all’interno di un locale piccolo ed angusto e colmo di rifiuti un animale che aveva da poco partorito con un arto fratturato. Tale operazione si inserisce in un più ampio ventaglio di operazioni dai caschi bianchi a tutela ambientale del territorio, che continueranno a tappeto su tutto il territorio.



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