POLLICA. Nuova possibile svolta nell’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010 con nove colpi di pistola mentre rincasava. La Cassazione ha annullato, per la seconda volta, l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Salerno, ordinando però il trasferimento degli atti ad altri giudici. A rivolgersi agli Ermellini sono stati i legali difensori del colonnello dei carabinieri, Fabio Cagnazzo, arrestato più di un anno fa e poi scarcerato dopo quattro mesi per carenza di esigenze cautelari. I giudici della Suprema Corte hanno così condiviso le argomentazioni dei penalisti Ilaria Criscuolo e Agostino De Caro, fondate sulla mancanza dei gravi indizi di colpevolezza. Nella sostanza, il pronunciamento della Suprema Corte interviene anche sul merito delle accuse, stabilendo che, allo stato degli atti, non sussistevano i presupposti per l’applicazione della misura cautelare, alla luce di un impianto probatorio poggiato in gran parte sui racconti di collaboratori di giustizia. Dopo il primo annullamento degli Ermellini, il Riesame di Salerno aveva confermato la sua decisione iniziale, revocando però le misure cautelari per il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l'ex brigadiere Lazzaro Cioffi, l'imprenditore Giuseppe Cipriano e l'ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso. ll caso, dunque, si riapre. Intanto resta fissato per il prossimo 16 gennaio l’appuntamento davanti al gup del Tribunale di Salerno, chiamato a decidere sull’eventuale rinvio a giudizio di Fabio Cagnazzo e degli altri indagati per l’omicidio di Angelo Vassallo.