CAPACCIO PAESTUM. Capaccio capoluogo continua a fare i conti con una grave crisi idrica. A causa della prolungata siccità che sta interessando il territorio, l’ASIS ha avviato la razionalizzazione della distribuzione idrica, con forti disagi per la popolazione. L’amministrazione comunale riceve quotidianamente segnalazioni e lamentele da parte dei cittadini, comprensibilmente esasperati da un servizio insufficiente e non più sostenibile.
Nei giorni scorsi, il sindaco Gaetano Paolino ha incontrato i vertici dell’ASIS per discutere possibili interventi congiunti volti a garantire un approvvigionamento idrico più regolare ed efficiente per gli abitanti del capoluogo. All’incontro è seguita la richiesta di un confronto con il sindaco del Comune di Trentinara, per fare il punto sulla situazione delle fonti di approvvigionamento idrico che, pur trovandosi nel territorio di Trentinara, appartengono in percentuale al Comune di Capaccio Paestum sin dai primi anni del Novecento.
Nel frattempo, la giunta, a stretto giro, adotterà una delibera per valutare la possibilità della costruzione di una nuova rete idrica (che parta da Capaccio Scalo) e di una stazione di sollevamento, che consentano di attingere acqua dalla rete idrica della pianura per alimentare quella del capoluogo. L’obiettivo è anche quello di valutare soluzioni tecniche innovative e strutturali, come la costruzione di invasi e sistemi di stoccaggio, per affrontare in modo definitivo l’emergenza idrica. In parallelo, l’amministrazione è già al lavoro per individuare e intercettare fondi pubblici da destinare alla realizzazione dell’opera. Il sindaco Paolino commenta così la vicenda:
"La situazione è diventata insostenibile e non possiamo più permettere che i nostri cittadini soffrano la mancanza di un bene primario come l’acqua. Abbiamo attivato un dialogo costruttivo con l’ASIS e con gli altri enti per affrontare con serietà e concretezza il problema. La nostra amministrazione è determinata a trovare soluzioni strutturali e durature, capaci di garantire una distribuzione idrica efficiente non solo nell’immediato, ma anche per il futuro. Tutto dipenderà, ovviamente, soprattutto nella tempistica, dall'acquisizione di finanziamenti ad hoc. L’acqua deve essere un diritto, non un privilegio.”