FIRENZE. Stante l'interesse pubblico alla conoscenza dei fatti, alla luce della loro rilevanza, si comunica che la Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, avvalendosi dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, sta dando esecuzione, tra le Regioni Toscana, Liguria, Campania (Napoli) e Friuli Venezia-Giulia, ad un'ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del capoluogo toscano che ha disposto l'applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 12 indagati (5 custodie cautelari in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 2 interdizioni con divieto di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese) e sequestri preventivi, anche per equivalente, ai fini della confisca, di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie fino all'ammontare di circa 1.000.000 di euro. Le imputazioni provvisorie poste a base del provvedimento cautelare in esecuzione concernono:
- i reati di associazione per delinquere, contestata a cinque indagati, finalizzata alla commissione di reati fiscali per emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (artt. 2 e 8 D.Lgs 74/2000) ed auto-riciclaggio (art. 648-ter 1 c.p.), reato contestato nella forma aggravata ex art. 416-bis l co. c.p. per la finalità di agevolare una associazione camorristica in vista della sua riorganizzazione sul territorio toscano;
-il reato di estorsione (629 c.p.), aggravato dal metodo mafioso a causa del metodo adoperato nei confronti delle vittime;
- reati fiscali per emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (artt. 2 e 8 D.Lgs 74/2000) ed auto-riciclaggio (art. 648-ter 1 c.p.), aggravati ex art. 416 bis l c.p. stante la finalità di agevolare una associazione camorristica;
- violazioni delle disposizioni del Testo Unico in materia di immigrazione (art. 12 co. III D.Lvo 286/1998).