SALERNO. Ancora una volta, il sottosuolo salernitano rivela le sue meraviglie. E lo fa nei cantieri del futuro. Durante le fasi preliminari dei lavori per la costruzione di un nuovo complesso residenziale in via Picenza – nell’area dell’ex Pastificio Amato, a Mariconda – è emerso un edificio di epoca romana. La scoperta ha fermato le ruspe: adesso tocca agli archeologi capire di cosa si tratti. Secondo le prime analisi, si potrebbe trattare di una bottega artigianale o di un edificio pubblico risalente al periodo imperiale. Le indagini sono appena cominciate, ma la conferma è arrivata direttamente dalla soprintendente Raffaella Bonaudo, che ha parlato di un “ritrovamento significativo”. A far scattare l’intervento è stata proprio l’impresa costruttrice, “Intesa Immobiliare”, che – su indicazione della Soprintendenza – aveva già commissionato indagini preventive nel cantiere, consapevole del potenziale valore storico del terreno. L’area tra il Parco del Mercatello e Torre Angellara, del resto, è nota da tempo per la presenza di insediamenti antichi. Già nel 2022, in una relazione presentata al Tar, la stessa Soprintendenza aveva parlato della probabile esistenza di un “vicus romano” e persino di una necropoli in zona. Ora, le nuove tracce riaffiorate sembrano confermare quella tesi. Lo stop ai lavori non preoccupa i costruttori: "Siamo pronti a collaborare – assicura l’avvocato Roberto Aversa – L’intervento ricade su un’area destinata a parcheggio, quindi possiamo valutare eventuali varianti senza intaccare l’opera complessiva". Intanto, il “tesoro nascosto” torna protagonista. Un altro frammento di storia restituito alla città dalle sue viscere.