SALERNO. La guerra a Gaza continua a devastare vite, territori e speranze. In questa drammatica emergenza, lavoratrici e lavoratori portuali e sanitari sono in mobilitazione, chiamati a dare una risposta netta e responsabile contro la violenza, l’oppressione e l’ingiustizia.
La FILT CGIL Nazionale ha proclamato lo stato di agitazione dei portuali a sostegno della missione umanitaria Global Sumud Flotilla, l’iniziativa che cerca di rompere l’assedio imposto a Gaza portando aiuti civili e beni di prima necessità. A Salerno, questa mobilitazione si traduce nella volontà ferma di astenersi dalle operazioni di carico e scarico nel caso in cui la consegna degli aiuti umanitari venga ostacolata, o se fossero individuati carichi di materiale bellico destinati a Israele. I porti devono restare spazi di solidarietà e non diventare strumenti di guerra.
Anche il mondo sanitario è impegnato in un percorso di mobilitazione e denuncia. Nei giorni scorsi, oltre cento operatori e operatrici della sanità si sono riuniti in presidio al “Ruggi” di Salerno, esprimendo la loro vicinanza alla popolazione palestinese e condannando gli attacchi sistematici ai medici, infermieri e strutture sanitarie. Questa iniziativa si inserisce in una più ampia campagna nazionale di protesta e digiuno, che chiede il riconoscimento del genocidio, l’embargo militare e commerciale verso Israele e il boicottaggio dell’azienda farmaceutica Teva.
Filt e FP CGIL Salerno sostengono con forza la mobilitazione della CGIL nazionale che chiede lo stop immediato di ogni intervento militare nella Striscia di Gaza, la garanzia di corridoi umanitari, la messa in sicurezza della popolazione civile e la tutela delle missioni umanitarie, compresa la Global Sumud Flotilla. È indispensabile sospendere ogni accordo commerciale e militare con Israele finché la guerra e l’occupazione della Cisgiordania non saranno cessate. Vanno rimosse le restrizioni umanitarie e riconosciuto lo Stato di Palestina.
Il 19 settembre, in tutta Italia, si terranno assemblee e iniziative promosse dalla CGIL. Nel Porto di Salerno, in particolare, i lavoratori portuali incroceranno le braccia con uno sciopero di 24 ore, rafforzando così la mobilitazione nazionale contro la guerra e per la pace. I sanitari, nel rispetto dei limiti posti dalla Legge 146/90, non potranno scioperare ma saranno impegnati in assemblee nei luoghi di lavoro e al presidio indetto nel pomeriggio a Napoli dalla Cgil Campania.
Filt e FP CGIL ribadiscono con determinazione che la pace non è un’idea astratta, ma una pratica concreta che si costruisce ogni giorno con scelte precise, in ogni luogo di lavoro e comunità.
Non esiste lavoro senza giustizia. Non esiste futuro senza pace.
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