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Napoli, morte dj Godzi: seconda autopsia, Procura indaga per omicidio preterintenzionale
Redazione
01 agosto 2025 17:33
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NAPOLI. La Procura di Roma, competente sui reati commessi all’estero ai danni di cittadini italiani, ha aperto un’inchiesta sulla morte di Michele Noschese, il dj napoletano, deceduto ad Ibiza lo scorso 19 luglio, all’interno della sua abitazione dove si stava svolgendo una festa tra amici. L’ipotesi investigativa, sulla quale lavora il pm Francesco Basentini, che ha disposto il sequestro della salma, giunta ieri nella Capitale, è di omicidio preterintenzionale. Sul corpo senza vita del 35enne, conosciuto come dj Godzi, sarà svolta una seconda autopsia, dopo quella in Spagna, dove le cause del decesso furono ricondotte ad un arresto cardiaco favorito dall’assunzione di droga. Lunedì l’affidamento dell’incarico da parte della Procura romana per un secondo esame autoptico, che segue anche gli esami, pagati dalla famiglia, con tac e risonanza magnetica a far emergere una frattura di clavicole e sette costole, lesioni compatibili con un pestaggio. Sotto la lente di familiari ed amici di Noschese è finito l’operato della Guardia Civil, intervenuta quella notte in casa dopo una segnalazione. Il padre di Michele, il medico Giuseppe, ha presentato una denuncia per omicidio volontario. Il figlio sarebbe stato “colpito dagli agenti durante il fermo”.



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