Il Figline Valdarno, squadra militante nel girone A di Prima Divisione (C1) allenata da Moreno Torricelli (ex terzino della Juventus) ha chiesto all’Agropoli il giovane calciatore Dario Russomanno, originario di Battipaglia. Classe 1990, Russomanno vanta una militanza nel settore giovanile della Salernitana, dove ha lavorato benissimo anche con Gianluca Grassadonia: quest’anno ha giocato nell’Agropoli realizzando 12 gol tra Coppa Italia e campionato di Eccellenza, attirando l’attenzione di molti osservatori ed addetti ai lavori. Alto e dotato di ottima tecnica individuale, progressione e senso della porta, sa far salire la squadra con i movimenti dell’attaccante puro. L’allenatore dei delfini Turco e il diesse Mastrangelo hanno molto creduto in lui, tanto da buttarlo nella mischia senza indugiare più di tanto. Ed hanno avuto ragione. La tifoseria agropolese lo ha adottato subito, diventando un beniamino. Ed ora la chiamata del Figline Valdarno, la corte di Mauro Corrente (agente di Merino, calciatore della Salernitana), l’attenzione di Ferone che lo aveva nel settore giovanile granata e l'imprimatur di Vessicchio, il giornalista agropolese pronto a scommetter su di lui: “Russomanno è l’esempio della cattiva gestione della Salernitana. Ho seguito Russomanno nell'Agropoli. All'inizio non mi sembrava molto integrato, poi l'espolsione. Le sue doti sono indubbie è bello vederlo giocare, cresce in maniera esponenziale. Mi ricorda Marco Ciardiello anche se, con ruoli diversi, dall'Agropoli passò in B al Palermo. Sono contento per la chiamata del Figline, dove c'è Auriemma, un grande direttore sportivo, e una società modello. Credo che Russomanno debba ringraziare Turco e Mastrangelo, ma prima se stesso e la sua straordinaria famiglia, il vero segreto di Dario, al quale da Agropoli auguriamo le migliori fortune”.