Cronaca
LA PROTESTA
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Castellabate, omicidio Nowak: sciopero della fame in carcere per il compagno
Antonio Vuolo
03 aprile 2025 14:05
Eye
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CASTELLABATE. Ha iniziato lo sciopero della fame da una ventina di giorni nel carcere di Ariano Irpino, nell’Avellinese, Kai Dausel, il 62enne accusato di aver ucciso e poi semi-carbonizzato il corpo della compagna Silvia Nowak. La 53enne connazionale dell’uomo fu rinvenuta senza vita lo scorso 18 ottobre nella pineta alle spalle della sua abitazione a Ogliastro Marina, nel comune di Castellabate. A motivare il gesto dell’uomo, visibilmente smagrito, la volontà di essere ascoltato dalla Procura di Vallo della Lucania, evidentemente per fornire nuovi elementi utili alle indagini. Dausel, rappresentato dall’avvocato Felice Carbone, ha sempre sostenuto di essere innocente, respingendo il quadro accusatorio della Procura cilentana. L’uomo, inoltre, avrebbe lamentato al Consolato tedesco in Italia, con cui si mantiene in contatto, il trattamento carcerario, avendo difficoltà a reperire perfino l’intimo per la sua igiene personale. “Il mio assistito ha chiesto di essere ascoltato dalla Procura e non avendo al momento ricevuto alcun risconto ha iniziato questo sciopero della fame” conferma l’avvocato Carbone. Dausel è stato arrestato all’alba dello scorso 16 dicembre con la duplice, terribile, accusa di omicidio aggravato e distruzione di cadavere della compagna, che fu rinvenuta senza vita solamente dopo alcuni giorni proprio a ridosso dell’abitazione della coppia.



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